Il libretto delle Istruzioni

Standard

964_001.jpg

Se piano piano gli ingranaggi del nostro mondo si spezzano, se vengono meno le basi per una vita comune, condivisa, ecologicamente sopportabile, politicamente corretta, e non abbiamo il libretto delle istruzioni per cercare di “riparare” tale mancanze tali lacune, a chi e come dovremmo chiedere aiuto ?

Se il mondo ci casca addosso perché ci rendiamo conto che è davvero difficile interagire con i giovani d’oggi, che siano figli oppure no non ha importanza, se capiamo che sarebbe ora di organizzare una Primavera Italiana che dia un forte colpo liberatorio alla politica, alla corruzione, al potere di persone che altro non fanno che arricchirsi per se e per chi gli gira intorno,  se il mondo continua a creare inquinamento un giorno (prestissimo) non più sopportabile, se davvero usiamo la tecnologia anche quando siamo riuniti a tavola con la famiglia o con gli amici, ho paura che queste indicazioni direbbero che c’è davvero tanto da dover cambiare, ma nessuno si muove, a tutti va bene così, non tocca a noi singoli iniziare un qualcosa, se non lo fanno loro lo dobbiamo fare proprio noi ?

ogginonfaccioniente

Ecco quale libretto delle istruzioni ci servirebbe per ipotizzare un mondo migliore ?

Forse piano piano, ma è davvero tantooooooooooooo difficile perché non tutti, anzi pochi, la pensano come te, il problema sta proprio in questo, una volta (anni settanta circa) esistevano le “comuni” dove tutti la pensavano bene o male nello stesso modo ed insieme, anche se spesso utopicamente, pensavano di raddrizzare il mondo, oggi esiste il mondo interamente connesso, sempre on-line, linkato con tutti quelli che ti conoscono (Facebook, Twitter, Linkedin etc) e troppo spesso , at the end of the day come dicono gli anglosassoni, alla fine della giornata tutto rimane uguale, pochi si esprimono e urlano la loro disapprovazione per quello che succede, ognuno vive la propria vita, ecco la frase CULT di questa mia elucubrazione odierna, GUARDIAMO NOI STESSI ED IL NOSTRO ORTICELLO, non siamo capaci o proprio perché lo siamo e non vogliamo problemi, cerchiamo di vivere la nostra, seppur incasinata, giornata, la nostra vita, guardando al domani sperando che qualcosa può cambiare, senza però avere il coraggio di fare il pieno di benzina per cercare di ottenere qualcosa, sicuramente la macchina si fermerà in mezzo al nulla

ilpoteredelleparole

E’ davvero difficile, lo vedo io nel mio piccolo, cercare di cambiare il proprio stile di vita le proprie abitudini, ed è difficile proprio perché chi ti sta intorno non è sulla tua stessa lunghezza d’onda, o ti incaponisci per cercare di ottenere qualcosa che tu vuoi o è una battaglia persa sin dall’inizio, non dico che in ogni istante dobbiamo sempre aver ragione noi, assolutamente no altrimenti diventa Benitoismo, ma ogni tanto è invece vero che bisogna anche pensare a dire/fare qualcosa contro corrente per cercare appunto di cambiare il vento e quindi la direzione della barca, magari con quel cambio arriviamo su una spiaggia magnifica, nuova, emozionante, piena di novità che possono dare una scossa alla nostra vita e alla vita di ognuno di noi

300-l'isola-misteriosa-natura-selavggia.jpg

L’ho già detto e ridetto in precedenza, il voto rimane oggi l’unica merce di scambio per una possibilità di futuro migliore, dopo una vita passata a sentire politici di varie bandiere ribadire le loro ragioni senza che le loro sconfitte abbiano poi pesato su loro stessi anziché su di noi (mi vengono in mente nomi vari tipo Fini, D’Alema, Bertolaso, Alemanno, Monti, Mastella, solo per citarne alcuni e dei più recenti), certo nel ventunesimo secolo non è proponibile una nuova Rivoluzione, non se lo augura nessuno, ma è anche vero che non può sempre pagare il popolo, allora il popolo deve arrivare a decidere per il proprio futuro affiancato da persone che fino a quel momento non hanno avuto l’occasione di fare diversamente dai predecessori, si cambia, se va male cosa ci può succedere di peggio rispetto a quanto tacitamente sopportato negli ultimi trentacinque anni ?

io_voto.jpg

Il libretto delle istruzioni che ho trovato oggi in cantina mi porta anche a pensare che la parola ha una forza micidiale, se usata con ragione e correttezza, basta subire, è ora di usare le parole, piano piano si cambierà il mondo, usiamole con chi ci sta intorno, all’intero delle nostre famiglie quando qualcosa non funziona, usiamole a scuola contro i professori fannulloni e fancazzisti, ma usiamoleeeeee, usiamole con il collega o il cliente che alza sempre la voce pensando di avere sempre ragione lui, usiamole per difenderci e non stiamo sempre zitti, al massimo faremo come quando in Facebook, ogni tanto,  si fa pulizia delle proprie amicizie, cancelleremo qualche conoscente, qualche collega o qualche personaggio che non deve per forza essere nostro “amico”, penso che la forza e la determinazione nell’usare le parole a nostra difesa e contro chi è portato ad urlare più forte per sopraffarci, sia l’arma micidiale del ventunesimo secolo, l’arma in mano a tutti noi per non essere dei cittadini passivi, come invece siamo stati fino ad ora e come forse ci vorrebbero!

Au revoir 🙂 

chi-parla-male

“Se l’uomo crede alla vittoria, l’universo cospirerà perché le sue aspirazioni vengano realizzate”

Terra-e-Luna-in-cielo-stellato.jpg

 

Lascia un commento