E ora?

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lo dico senza se e senza ma con due numeri, 26 vs 8, e 25,5 vs 7, e M5S a sparigliare le carte in un qualcosa che poteva essere diverso da quello che sarà invece da oggi in poi, spero, per i prossimi 5 anni, un Governo di destra (un po’ più che di centro destra!)

Questo è il mio pensiero e la mia analisi di petto dopo una nottata a sentirne di tutti i colori

PUNTO 1 la Meloni ha stravinto e deve governare il Paese, anzi deve dimostrare di riuscire a tenere a bada chi la sostiene, deve essere capace di essere la prima donna PM in Italia che può fare a meno della politica urlata di Salvini (e di certo urlerà un po’ meno anche lei sicuramente!) e deve tenere unito un Paese che sembra, ma non troppo, disgregato

PUNTO 2 Letta ed il PD hanno perso nettamente e pagheranno delle scelte sbagliatissime (vedasi Giggino e Manlio) ma soprattutto pagheranno l’essere stati “troppamente” (alla Cetto LaQualunque 🙂 ) per la paura del fascismo, contro un 5stelle sfinito e contro un terzo polo insignificante (qua con ragione secondo me ma non conta oggi!)

PUNTO 3 La cosa più positiva, un Capitano senza più gradi sul petto (Salvini) e un DiMaio a dover necessariamente fare altro (chissà se troverà un Navigator bravo abbastanza!)

PUNTO 4 UN partito al 35% come quello dell’astensione! Questo il vero problema per una Democrazia che deve combattere guerre economiche avanti a se, e che deve far sì che tutti si possa sperare, dopo tanto tempo davvero, in un Governo finalmente politico, ora non ci saranno più scuse, e sui veri temi saremo qui a monitorare la forza di un Governo di destra!

Tutto il resto sarà buttato nella spazzatura già domani, le maratone post-voto, i discorsi di chi ha vinto e i non-discorsi di chi ha perso, i “io l’avevo detto”, i post di oggi di un elettorato di estrema destra che esce dal proprio sotto bosco per mettere la bandierina su una vittoria della Meloni (ma lo capisco e lo accetto), insomma adesso dalle promesse di una campagna elettorale estiva bisognerà passare attraverso una accettazione (in primis a Bruxelles prima ancora che a Washington!) di quello che sarà il voto che cambierà gli assetti, non solo italiani, nei prossimi anni

All’inizio dicevo: lo dico senza se e senza ma con due numeri, 26 vs 8, e 25,5 vs 7, e M5S a sparigliare le carte.

QUESTO è quello che io leggo dalla votazione di ieri. Potrebbe essere semplicistico ma è quello che leggo nei voti di ieri, Meloni contro Salvini 26 a 8 e quindi nessuna sottomissione (anzi) a chi solo qualche anno fa pensava di essere il Capitano Coraggioso di un Paese contro tutto e tutti (Giorgia deve ricordarsi di essere la Leader di un intero Paese, ciò che non poteva/voleva essere Il Capitano!).

POI 25.5 contro 7 ovvero una coalizione PD-Verdi-Bonino contro il duo Calenda-Renzi, anche se esce un PD abbacchiato e sconfitto, secondo il mio povero parere, si può dire che il duo più narciso del panorama politico italiano non ha sfondato come sperava, insieme hanno portato i loro voti (ricordando che c’erano anche Gelmini-Carfagna!) e davvero molto poco di più, ritengo che dopo, in ordine di batosta, Lega e PD loro due siano i terzi sconfitti, ma sappiamo che da noi questo non succederà mai e sentiremo (già sentita la Boschi!), al contrario, che hanno vinto anche loro (!!)

E i 5Stelle? Ecco il secondo vincitore (e qui mi trovate un po’ sfiduciato perché, come detto recentemente, credo in un forte bipolarismo con sbarramento alto al 5%), un Movimento che ha digerito e sputato subito alle ortiche l’anticristo che c’era in DiMaio, un Movimento che ha tenuto (soprattutto e come si prevedeva) al Sud grazie al suo cavallo di battaglia che però ora verrà sicuramente smantellato (RdC) dal nuovo Governo, un Movimento che da oggi in poi non sarà ne carne e ne pesce, un 15% buttato via (chi potrà dire per colpa di chi?) e che difficilmente avrà peso nei prossimi 5 anni (ammesso che la nuova maggioranza duri per così tanto!), insomma un Movimento che ha “vinto” la sua battaglia interna (Conte vs DiMaio) ma che non avrà possibilità di gioco nei prossimi anni a venire

QUINDI? Quindi sono curioso, molto direi, di vedere subito all’opera la Meloni, di vedere la sua squadra di Ministri, di vedere cosa e come lavorerà (o permetterà di lavorare) con Salvini, cosa vorrà fare Berlusconi per cercare di valere ancora qualcosa in quello schieramento (qui la partita più curiosa 🙂 ), insomma avremo, noi appassionati di politica, tanta carne sul fuoco, in attesa di capire cosa succederà nel PD (comunque il secondo partito del Paese e primo alla futuro opposizione) e, soprattutto, cosa farà Enrico Letta, probabile traghettatore al prossimo vero Congresso Nazionale dove, molto probabilmente, si avvicenderà con il duo Bonaccini-Schlein, due delle poche persone che possono “sminare” il campo e dare un orizzonte al partito che era il partito dei meno abbienti, degli operai, di chi sognava più diritti civili, di chi crede nell’inclusione, insomma si capirà se i “senatori” del vecchio schieramento post comunista lasceranno le chiavi del principale partito progressista italiano a persone “nuove” e che hanno carisma da vendere, quella cosa che purtroppo mancava a Letta e che, nel 2022, manca sicuramente a chi crede ancora in un PD post comunista, come bisogna modernizzare la destra (e qui la Meloni ce l’ha sicuramente fatta oggi!) bisognerà modernizzare la sinistra progressista, torno al discorso del bipolarismo perché penso sarà il nocciolo delle futura questione a sinistra, una sinistra PD-5Stelle potrebbe esistere ma dovrebbe anche coesistere, e quando si vuole essere Leader per forza non sempre le cose vanno per il verso giusto, ecco perché vedremo di cosa saranno capaci i “nuovi” reggenti del nuovo e prossimo Partito Democratico 🙂

INFINE il Terzo Polo e Berlusconi, un 15% che insieme potrebbe mirare a diventare la nuova DC del 21° secolo, se la destra della Meloni fallirà in qualche cosa, loro saranno prontissimi a proporsi come moderati e come unici salvatori della Patria contro il comunismo ed il fascismo post ‘900, ma se ancora saremo qui a discutere di Mussolini e Stalin vorrà dire che saremo ancora troppo indietro e allora ci potremmo davvero meritare un Berlusconi novantenne con il suo figlioccio di Rignano come reggente, ma sarà un altro film, e adesso stanno partendo il trailer del nuovo Governo Meloni, vediamo ai titoli di coda che film sarà stato, ma potrebbe durare cinque lunghi anni, 2027 ed un nuovo Mondo con una forte connotazione estremista in giro per il Mondo e con un Pianeta che non sarà più capace e voglioso di aspettare dei veri cambiamenti, e quindi potrebbe essere un 2027 alla Blade Runner ….. un film che potrebbe raccontare il futuro prossimo del Nuovo Mondo!

AU REVOIR

UN VOTO ALTO per essere un Paese democratico!

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Penso che oggi, o meglio la prossima domenica 25 settembre, sarà importante per tutti noi andare a votare, ciò che abbiamo davanti sappiamo tutti sarà un periodo grigio, non per chi sarà il vincitore (non mi preoccupa questo! ) ) ma per le avversità che a dispetto di una pioggia di miliardi per il PNRR che arriveranno, il nostro Paese e il Pianeta incontreranno.

Credo che quella maledetta soglia e percentuale del 40% circa di chi non sa se andrà a votare rappresenti la peggior situazione in una Democrazia, credo che tutti noi dovremmo convincere queste persone (amici, parenti, colleghi) che andare a votare, soprattutto questa volta, rappresenti un dovere rispetto alle tante cose che poi magari non piaceranno una volta insediato il nuovo Governo, e almeno sapere di aver espresso il proprio voto servirà a poter esprimere la propria opinione anche in contrasto con chi ci comanderà, altrimenti tutto il resto non conta e diventa, guarda caso, noia (cit 😊 )

Chi mi conosce sa benissimo come la penso politicamente e sa che la politica è davvero una passione per me, per questo motivo e per diletto mi son messo a riassumere e schematizzare le proposte politiche nel panorama italiano odierno, mi sono ovviamente fermato ai quattro schieramenti/coalizioni, che possono ambire a governare il nostro Paese nei prossimi 5 anni, spero di aver fatto cosa gradita a qualcuno e anche se solo una persona che non sarebbe andata a votare cambierà idea, sarò contento del lavoretto fatto 😊

Ecco in sintesi cosa andrete a leggere di seguito:

Il Rosatellum è una legge elettorale che prevede il 61% dei parlamentari eletti con il sistema proporzionale e il 37% con quello maggioritario attraverso dei collegi uninominali. Il restante 2% poi è riservato al voto delle circoscrizioni estero. Nel maggioritario il candidato in corsa che risulterà essere il più votato, verrà automaticamente eletto in Parlamento, nelproporzionale ogni listino può essere formato da un minimo di due fino a un massimo di quattro nomi. All’interno delle coalizioni, le liste che non raggiungeranno l’1% dei voti non saranno conteggiate nel computo totale. Per la prima volta nella storia della Repubblica, alle prossime elezioni politiche saranno eletti 400 deputati e 200 senatori, per un taglio complessivo del 36,5% dei componenti di Camera e Senato.

Stando a diversi analisti, si è calcolato che un partito o una coalizione per vincere le elezioni politiche con questo sistema di voto, deve ottenere come minimo il 40% nella parte proporzionale e vincere in almeno il 60% dei collegi uninominali.

A differenza delle elezioni amministrative, alle politiche non sarà possibile effettuare un voto disgiunto: facendo un segno sul nome del candidato uninominale la preferenza andrà anche alla lista o alla coalizione a esso collegata, viceversa un voto espresso a una lista andrà anche al rispettivo candidato dell’uninominale.

In caso di un doppio segno espresso a un candidato uninominale e a una lista a esso non collegata, il voto di conseguenza sarà considerato nullo

COMEFUNZIONA LA LEGGE ELETTORALE DETTA “ROSATELLUM”

Il Rosatellum è una legge elettorale che prevede il 61% dei parlamentari eletti con il sistema proporzionale e il 37% con quello maggioritario attraverso dei collegi uninominali. Il restante 2% poi è riservato al voto delle circoscrizioni estero.

Nella parte maggioritaria l’Italia viene suddivisa in diversi collegi uninominali sia per la Camera sia per il Senato: il candidato in corsa che risulterà essere il più votato, verrà automaticamente eletto in Parlamento.

Nella parte proporzionale, ogni listino può essere formato da un minimo di due fino a un massimo di quattro nomi, dove vige la quota di genere con nessun sesso che può superare il 60% dei candidati presentati.

La soglia di sbarramento è del 3% per quanto riguarda le singole liste e del 10% per le coalizioni, che di fatto sono state rintrodotte senza la presenza del voto disgiunto: la preferenza espressa a un partito varrà per il proporzionale e andrà direttamente al candidato nel collegio, i voti poi espressi solo al candidato saranno ripartiti in maniera proporzionale tra i vari partiti che appoggiano quel candidato.

All’interno delle coalizioni, le liste che non raggiungeranno l’1% dei voti non saranno conteggiate nel computo totale. Allo stesso tempo, una lista posizionata tra l’1% e il 3% non eleggerà parlamentari ma i propri voti, invece di essere persi, verranno ripartiti in maniera proporzionale tra le liste della sua coalizione che hanno superato invece la soglia di sbarramento.

LE MODIFICHE DOPO IL TAGLIO DEI PARLAMENTARI

A seguito della netta vittoria del Sì al referendum sul taglio dei parlamentari che si è tenuto a ottobre 2021, così è cambiato il numero dei deputati e senatori da eleggere in virtù di questa legge elettorale.

Camera:

  • maggioritario da 232 a 147 deputati
  • proporzionale da 386 a 245 deputati.

Senato:

  • maggioritario da 116 a 74 senatori
  • proporzionale da 193 a 122 senatori.

Estero:

  • Camera da 12 a 8 deputati
  • Senato da 6 a 4 senatori.

Per la prima volta nella storia della Repubblica, alle prossime elezioni politiche saranno eletti di conseguenza 400 deputati e 200 senatori, per un taglio complessivo del 36,5% dei componenti di Camera e Senato.


CHI VINCE

Non essendo previsto un premio di maggioranza, il Rosatellum è una legge elettorale che non garantisce una chiara governabilità. Come già successo nel 2018, al termine delle prossime elezioni politiche potrebbe ripresentarsi di conseguenza lo scenario del pareggio elettorale.

Questo vorrebbe dire che sarebbero necessari degli accordi tra i vari partiti per dare vita a una maggioranza di governo. Un dettaglio questo di non poco conto che ha reso il Rosatellum una legge elettorale molto poco amata.

Stando a diversi analisti, si è calcolato che un partito o una coalizione per vincere le elezioni politiche con questo sistema di voto, deve ottenere come minimo il 40% nella parte proporzionale e vincere in almeno il 60% dei collegi uninominali.

Soglie queste alla portata delle coalizioni in una situazione di sostanziale bipolarismo mentre, come avvenuto quattro anni e mezzo fa, nel caso di una maggiore frammentazione tutto potrebbe diventare più complesso.

COME SI VOTERA’ IL 25 SETTEMBRE

A differenza delle elezioni amministrative, alle politiche non sarà possibile effettuare un voto disgiunto: facendo un segno sul nome del candidato uninominale la preferenza andrà anche alla lista o alla coalizione a esso collegata, viceversa un voto espresso a una lista andrà anche al rispettivo candidato dell’uninominale.

In caso di un doppio segno espresso a un candidato uninominale e a una lista a esso non collegata, il voto di conseguenza sarà considerato nullo

Nel dettaglio, queste sono alcune delle principali proposte contenute nei programmi elettorali delle principali liste in vista delle elezioni politiche del 25 settembre.

Centrodestra

  • Per la Politica Estera rispetto degli impegni assunti nell’Alleanza Atlantica, anche in merito all’adeguamento degli stanziamenti per la difesa, sostegno all’Ucraina di fronte all’invasione della Federazione Russa e sostegno a ogni iniziativa diplomatica volta alla soluzione del conflitto. per l’Economia innalzamento del limite all’uso del denaro contante allineandolo alla media dell’Unione Europea; bonus edilizi: salvaguardia delle situazioni in essere e riordino degli incentivi destinati alla riqualificazione, alla messa in sicurezza e all’efficientamento energetico degli immobili residenziali pubblici e privati. Per il Lavoro taglio del cuneo fiscale in favore di imprese e lavoratori, interventi sull’Iva, revisione reddito di cittadinanza ed estensione della possibilità di utilizzo dei voucher lavoro in particolar modo per i settori del turismo e dell’agricoltura. Per il Fisco invece pace fiscale; estensione della Flat Tax per le partite Iva fino a 100.000 euro di fatturato, Flat Tax su incremento di reddito rispetto alle annualità precedenti con la prospettiva di ulteriore ampliamento per famiglie e imprese. Per le Pensioni Quota 41 e innalzamento delle pensioni minime sociali e di invalidità. Per le Riforme elezione diretta del Presidente della Repubblica, federalismo fiscale. Per l’Energia ricorso alla produzione energetica attraverso la creazione di impianti di ultima generazione, compreso il nucleare pulito e sicuro, senza veti preconcetti. Per la Salute contrasto alla pandemia di Covid-19 attraverso la promozione di comportamenti virtuosi e adeguamenti strutturali – come la ventilazione meccanica controllata e il potenziamento dei trasporti – senza compressione delle libertà individuali secondo il principio del convincere per non costringere. Per l’Ambiante definizione e attuazione del piano strategico nazionale di economia circolare in grado di ridurre il consumo delle risorse naturali, aumentare il livello qualitativo e quantitativo del riciclo dei rifiuti, ridurre i conferimenti in discarica, trasformare il rifiuto in energia rinnovabile attraverso la realizzazione di impianti innovativi e sostenibili.

Centrosinistra

  • Per la Politica Estera atlantismo ed europeismo, puntare su un esercito comune europeo. Per l’Economia taglio alle tasse sul lavoro per dare un mese di stipendio in più ai lavoratori; Zero contributi per le assunzioni a tempo indeterminato dei giovani fino a 35 anni. Per il Lavoro salario minimo obbligatorio per le professioni che oggi non prevedono accordi collettivi; parità salariale tra uomini e donne; promozione dello smart working. Per il Fisco progressivo superamento dell’Irap. Per le Pensioni pensione di garanzia per i più giovani; maggiore flessibilità nell’accesso alla pensione, a partire dai 63 anni di età, da realizzarsi nell’ambito dell’attuale regime contributivo e in coerenza con l’equilibrio di medio e lungo termine del sistema previdenziale. Per le Riforme nuova legge elettorale; abolizione Bossi-Fini; legalizzare l’autoproduzione per uso personale. Per l’Energia piano nazionale per la costruzione di nuovi parchi rinnovabili che porterà alla creazione di 470mila ‘lavori verdi’ in 10 anni; rigassificatori necessari ma transitori. Per la Salute investire sulle Case della Comunità; piano straordinario per il personale del Ssn Per l’Ambiante piano nazionale per il risparmio energetico; riforma fiscale verde; legge quadro sul clima.

Movimento 5 Stelle

  • Per la Politica Estera collocazione dell’Italia nell’Alleanza atlantica e nell’Unione europea, no alla corsa al riarmo, sì al progetto di difesa comune europea. Per l’Economia rafforzamento e stabilizzazione del fondo centrale di garanzia per garantire liquidità alle PMI con garanzie statali dall’80 al 100%; cessione crediti fiscale strutturale. Per il Lavoro salario minimo: 9 euro lordi l’ora di salario minimo legale per dire stop alle paghe da fame e dare dignità ai lavoratori che oggi percepiscono di meno. Per il Fisco cashback; cancellazione definitiva dell’Irap a beneficio di tutte le imprese; maxirateizzazione delle cartelle esattoriali. Per le Pensioni riforma delle pensioni evitando il ritorno alla legge Fornero, attraverso l’ampliamento delle categorie dei lavori gravosi e usuranti e attraverso meccanismi di uscita flessibile dal lavoro; proroga Opzione donna. Per le Riforme estensione diritto di voto ai sedicenni; regolamentazione della coltivazione della cannabis, legge sul conflitto di interessi. Per l’Energia società 2.000 watt, tendere a un modello sostenibile di consumo energetico per ridurre le emissioni annue di gas serra; sburocratizzazione per favorire la creazione di impianti di energia rinnovabile. Per la Salute riforma titolo V della Costituzione per riportare la salute alla gestione diretta dello Stato; aumento delle retribuzioni per il personale sanitario. Per l’Ambiante realizzazione di impianti completamente compatibili con le richieste dell’Europa e non inquinanti, finalizzati a migliorare le prestazioni ambientali; società 2.000 watt: tendere a un modello sostenibile di consumo energetico per ridurre le emissioni annue di gas serra.

Azione-Italia Viva

  • Per la Politica Estera europeismo e atlantismo, sostenere gli ucraini anche con l’invio di materiale bellico. e sostegno a ogni iniziativa diplomatica volta alla soluzione del conflitto, Per l’Economia zero tasse per i giovani che avviano un’attività imprenditoriale; ripristinare e rafforzare Industria 4.0; potenziare gli ITS investendo 1,5 miliardi. Per il Lavoro eliminare il reddito di cittadinanza dopo il primo rifiuto e ridurlo dopo 2 anni; introduzione di un salario minimo; combattere la precarietà promuovendo la flessibilità regolare. Per il Fisco riforma Irpef, abolizione Irap e passaggio a un sistema a due aliquote Iva; riduzione della tassazione del risparmio; attuazione e miglioramento della riforma della giustizia tributaria. Per le Pensioni spesa pensionistica può e in alcuni casi deve essere rimodulata, ma non aumentata. Per le Riforme Ius Scholae; riforma della giustizia; superamento del bicameralismo paritario; elezione diretta da parte dei cittadini del Presidente del Consiglio sul modello dei sindaci delle città più grandi. Per l’Energia costruzione di due rigassificatori con procedure straordinarie; aumentare la produzione di gas nazionale riattivando e potenziando gli impianti già esistenti; includere il nucleare nel mix energetico per arrivare ad “emissioni zero” nel 2050. Per la Salute riformare i meccanismi di governance e coordinamento tra Stato e regioni; piano straordinario per le liste di attesa. Per l’Ambiante ridurre del 55% delle emissioni di CO2 entro il 2030 con fonti rinnovabili; includere il nucleare nel mix energetico per arrivare ad “emissioni zero” nel 2050.

A leggere i programmi, a parte qualche cosa che non condivido (per esempio le centrali nucleari rispetto alle energie rinnovabili, l’abolizione della Legge Fornero per non incappare, di nuovo, nel non sostentamento delle future pensioni, l’innalzamento del limite all’uso del denaro contante che porta ad abbassare la lotta contro l’evasione fiscale (provate ad immaginare i vari milioni di euro trovati sottoterra ai due coniugi, mi pare veneti, degli scorsi giorni!) e qualcosa ancora.

Ho fatto un giochino, per ogni segmento sopra riportato per ognuno dei quattro schieramenti ho evidenziato quello che io preferirei, così da vedere alla fine cosa ne esce e cosa ne penso, ecco il mio profilo 😊

  • Per la Politica Estera SONO sostanzialmente d’accordo con tutte e quattro le valutazioni, sottolineo il punto a me più caro che è quello del PD, ovvero: puntare su un esercito comune europeo Per l’Economia SONO d’accordo con tre su quattro punti espressi sopra, non condivido quello del centrodestra ma, come detto, per la parte dell’innalzamento dell’uso del contante!  Per il Lavoro Anche in questo caso posso dire di essere sostanzialmente d’accordo con tutti e quattro, la mia preghiera è sostanzialmente una, NON permettere lo sfruttamento dei primi impieghi (anche e soprattutto per persone laureate!) visto lo smisurato utilizzo di stages sottopagati e di tempistiche ridicole sulle conseguenti nuove e reali assunzioni. Per il Fisco mi vedo abbastanza grillino 😊, e assolutamente contro il progetto del centrodestra! Per le Pensioni assolutamente concorde con il centrosinistra, sarei drastico nell’abolire baby pensioni o cose del genere, ed il metodo contributivo deve essere la regola primaria, stiamo giocando con il futuro dei nostri giovani! Per le Riforme anche qui nettamente d’accordo con il centrosinistra, vedo anche positivamente lo Ius Scholae di Azione-Italia Viva (ma anche del centrosinistra) e d’accordissimo sul famigerato e famoso conflitto d’interessi grillino (e generalmente di centrosinistra) Per l’Energia sono sinistroide grillino  Per la Salute  il Movimento 5 Stelle mi trova d’accordo,   Per l’Ambiante anche qui sono d’accordo con il centrosinistra ed il M5S.

Quindi mi trovo a dover assolutamente dire, con ciò che si legge ed evince dalle poche righe riportate sopra nei programmi elettorali dei primi quattro schieramenti, che probabilmente un Governo centrosinistra/M5S si poteva/potrebbe ipotizzare, non che Calenda e soci non possano essere considerati “amici” ma la persona di Mr. Renzi mi disturba assai e non posso e non voglio darle fiducia, troppo narcisismo e protagonismo che si cela dietro il personaggio!

Ieri, domenica 18, ho potuto seguire a Monza il comizio di Enrico Letta, sono sempre stato e sempre sarò uomo di sinistra, oserei dire marcatamente di sinistra 😊, e non vedo, per il mio gusto e per il mio “sapere” come poter andare d’accordo con ciò che la destra esprime ogni giorno, non voglio (mi sembra davvero superato!!!) parlare di paura del fascismo, ma i toni, i modi, i personalismi ed i contenuti di gran parte delle persone di centrodestra mi indispongono, la politica è fatta di scelte e di condivisioni, concludo con ciò che rimane il mio auspicio di un governo progressista, che non verrà però confermato dal prossimo voto perché sono convinto che il centrodestra avrà la sua occasione per vincere e dimostrare cosa saprà fare per il nostro Paese e per tutti gli italiani.

Sottovoce, ma la politica è anche questa, serpeggia in me dopo il finto accordo PD-Calenda di qualche settimana fa, l’idea e la convinzione che dopo il 25 settembre (con un centrodestra al 45% ed un centrosinistra al 25% con M5S al 12/15% e Calenda-Reni al 7/8%), possa esserci la tentazione di un Governo diverso da quello del centrodestra, ma qui parliamo di percentuali, mentre i collegi uninominali faranno la differenza nelle prossime ed imminenti elezioni, ecco perché tutti dovremmo andare a votare, perché SOLO con un voto ALTO e corposo si potrà davvero esprimere una valutazione su chi vincerà e potrà cercare di governare il nostro Paese.

P.S. penso che non si debba, nel 2022, avere paura di schierarsi politicamente, un Paese all’avanguardia e moderno DEVE avere dei cittadini che parlino di politica e alla politica, altrimenti saremo capaci sempre e solo di lamentarci!

Buon Voto

Mao