E ora?

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lo dico senza se e senza ma con due numeri, 26 vs 8, e 25,5 vs 7, e M5S a sparigliare le carte in un qualcosa che poteva essere diverso da quello che sarà invece da oggi in poi, spero, per i prossimi 5 anni, un Governo di destra (un po’ più che di centro destra!)

Questo è il mio pensiero e la mia analisi di petto dopo una nottata a sentirne di tutti i colori

PUNTO 1 la Meloni ha stravinto e deve governare il Paese, anzi deve dimostrare di riuscire a tenere a bada chi la sostiene, deve essere capace di essere la prima donna PM in Italia che può fare a meno della politica urlata di Salvini (e di certo urlerà un po’ meno anche lei sicuramente!) e deve tenere unito un Paese che sembra, ma non troppo, disgregato

PUNTO 2 Letta ed il PD hanno perso nettamente e pagheranno delle scelte sbagliatissime (vedasi Giggino e Manlio) ma soprattutto pagheranno l’essere stati “troppamente” (alla Cetto LaQualunque 🙂 ) per la paura del fascismo, contro un 5stelle sfinito e contro un terzo polo insignificante (qua con ragione secondo me ma non conta oggi!)

PUNTO 3 La cosa più positiva, un Capitano senza più gradi sul petto (Salvini) e un DiMaio a dover necessariamente fare altro (chissà se troverà un Navigator bravo abbastanza!)

PUNTO 4 UN partito al 35% come quello dell’astensione! Questo il vero problema per una Democrazia che deve combattere guerre economiche avanti a se, e che deve far sì che tutti si possa sperare, dopo tanto tempo davvero, in un Governo finalmente politico, ora non ci saranno più scuse, e sui veri temi saremo qui a monitorare la forza di un Governo di destra!

Tutto il resto sarà buttato nella spazzatura già domani, le maratone post-voto, i discorsi di chi ha vinto e i non-discorsi di chi ha perso, i “io l’avevo detto”, i post di oggi di un elettorato di estrema destra che esce dal proprio sotto bosco per mettere la bandierina su una vittoria della Meloni (ma lo capisco e lo accetto), insomma adesso dalle promesse di una campagna elettorale estiva bisognerà passare attraverso una accettazione (in primis a Bruxelles prima ancora che a Washington!) di quello che sarà il voto che cambierà gli assetti, non solo italiani, nei prossimi anni

All’inizio dicevo: lo dico senza se e senza ma con due numeri, 26 vs 8, e 25,5 vs 7, e M5S a sparigliare le carte.

QUESTO è quello che io leggo dalla votazione di ieri. Potrebbe essere semplicistico ma è quello che leggo nei voti di ieri, Meloni contro Salvini 26 a 8 e quindi nessuna sottomissione (anzi) a chi solo qualche anno fa pensava di essere il Capitano Coraggioso di un Paese contro tutto e tutti (Giorgia deve ricordarsi di essere la Leader di un intero Paese, ciò che non poteva/voleva essere Il Capitano!).

POI 25.5 contro 7 ovvero una coalizione PD-Verdi-Bonino contro il duo Calenda-Renzi, anche se esce un PD abbacchiato e sconfitto, secondo il mio povero parere, si può dire che il duo più narciso del panorama politico italiano non ha sfondato come sperava, insieme hanno portato i loro voti (ricordando che c’erano anche Gelmini-Carfagna!) e davvero molto poco di più, ritengo che dopo, in ordine di batosta, Lega e PD loro due siano i terzi sconfitti, ma sappiamo che da noi questo non succederà mai e sentiremo (già sentita la Boschi!), al contrario, che hanno vinto anche loro (!!)

E i 5Stelle? Ecco il secondo vincitore (e qui mi trovate un po’ sfiduciato perché, come detto recentemente, credo in un forte bipolarismo con sbarramento alto al 5%), un Movimento che ha digerito e sputato subito alle ortiche l’anticristo che c’era in DiMaio, un Movimento che ha tenuto (soprattutto e come si prevedeva) al Sud grazie al suo cavallo di battaglia che però ora verrà sicuramente smantellato (RdC) dal nuovo Governo, un Movimento che da oggi in poi non sarà ne carne e ne pesce, un 15% buttato via (chi potrà dire per colpa di chi?) e che difficilmente avrà peso nei prossimi 5 anni (ammesso che la nuova maggioranza duri per così tanto!), insomma un Movimento che ha “vinto” la sua battaglia interna (Conte vs DiMaio) ma che non avrà possibilità di gioco nei prossimi anni a venire

QUINDI? Quindi sono curioso, molto direi, di vedere subito all’opera la Meloni, di vedere la sua squadra di Ministri, di vedere cosa e come lavorerà (o permetterà di lavorare) con Salvini, cosa vorrà fare Berlusconi per cercare di valere ancora qualcosa in quello schieramento (qui la partita più curiosa 🙂 ), insomma avremo, noi appassionati di politica, tanta carne sul fuoco, in attesa di capire cosa succederà nel PD (comunque il secondo partito del Paese e primo alla futuro opposizione) e, soprattutto, cosa farà Enrico Letta, probabile traghettatore al prossimo vero Congresso Nazionale dove, molto probabilmente, si avvicenderà con il duo Bonaccini-Schlein, due delle poche persone che possono “sminare” il campo e dare un orizzonte al partito che era il partito dei meno abbienti, degli operai, di chi sognava più diritti civili, di chi crede nell’inclusione, insomma si capirà se i “senatori” del vecchio schieramento post comunista lasceranno le chiavi del principale partito progressista italiano a persone “nuove” e che hanno carisma da vendere, quella cosa che purtroppo mancava a Letta e che, nel 2022, manca sicuramente a chi crede ancora in un PD post comunista, come bisogna modernizzare la destra (e qui la Meloni ce l’ha sicuramente fatta oggi!) bisognerà modernizzare la sinistra progressista, torno al discorso del bipolarismo perché penso sarà il nocciolo delle futura questione a sinistra, una sinistra PD-5Stelle potrebbe esistere ma dovrebbe anche coesistere, e quando si vuole essere Leader per forza non sempre le cose vanno per il verso giusto, ecco perché vedremo di cosa saranno capaci i “nuovi” reggenti del nuovo e prossimo Partito Democratico 🙂

INFINE il Terzo Polo e Berlusconi, un 15% che insieme potrebbe mirare a diventare la nuova DC del 21° secolo, se la destra della Meloni fallirà in qualche cosa, loro saranno prontissimi a proporsi come moderati e come unici salvatori della Patria contro il comunismo ed il fascismo post ‘900, ma se ancora saremo qui a discutere di Mussolini e Stalin vorrà dire che saremo ancora troppo indietro e allora ci potremmo davvero meritare un Berlusconi novantenne con il suo figlioccio di Rignano come reggente, ma sarà un altro film, e adesso stanno partendo il trailer del nuovo Governo Meloni, vediamo ai titoli di coda che film sarà stato, ma potrebbe durare cinque lunghi anni, 2027 ed un nuovo Mondo con una forte connotazione estremista in giro per il Mondo e con un Pianeta che non sarà più capace e voglioso di aspettare dei veri cambiamenti, e quindi potrebbe essere un 2027 alla Blade Runner ….. un film che potrebbe raccontare il futuro prossimo del Nuovo Mondo!

AU REVOIR

UN VOTO ALTO per essere un Paese democratico!

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Penso che oggi, o meglio la prossima domenica 25 settembre, sarà importante per tutti noi andare a votare, ciò che abbiamo davanti sappiamo tutti sarà un periodo grigio, non per chi sarà il vincitore (non mi preoccupa questo! ) ) ma per le avversità che a dispetto di una pioggia di miliardi per il PNRR che arriveranno, il nostro Paese e il Pianeta incontreranno.

Credo che quella maledetta soglia e percentuale del 40% circa di chi non sa se andrà a votare rappresenti la peggior situazione in una Democrazia, credo che tutti noi dovremmo convincere queste persone (amici, parenti, colleghi) che andare a votare, soprattutto questa volta, rappresenti un dovere rispetto alle tante cose che poi magari non piaceranno una volta insediato il nuovo Governo, e almeno sapere di aver espresso il proprio voto servirà a poter esprimere la propria opinione anche in contrasto con chi ci comanderà, altrimenti tutto il resto non conta e diventa, guarda caso, noia (cit 😊 )

Chi mi conosce sa benissimo come la penso politicamente e sa che la politica è davvero una passione per me, per questo motivo e per diletto mi son messo a riassumere e schematizzare le proposte politiche nel panorama italiano odierno, mi sono ovviamente fermato ai quattro schieramenti/coalizioni, che possono ambire a governare il nostro Paese nei prossimi 5 anni, spero di aver fatto cosa gradita a qualcuno e anche se solo una persona che non sarebbe andata a votare cambierà idea, sarò contento del lavoretto fatto 😊

Ecco in sintesi cosa andrete a leggere di seguito:

Il Rosatellum è una legge elettorale che prevede il 61% dei parlamentari eletti con il sistema proporzionale e il 37% con quello maggioritario attraverso dei collegi uninominali. Il restante 2% poi è riservato al voto delle circoscrizioni estero. Nel maggioritario il candidato in corsa che risulterà essere il più votato, verrà automaticamente eletto in Parlamento, nelproporzionale ogni listino può essere formato da un minimo di due fino a un massimo di quattro nomi. All’interno delle coalizioni, le liste che non raggiungeranno l’1% dei voti non saranno conteggiate nel computo totale. Per la prima volta nella storia della Repubblica, alle prossime elezioni politiche saranno eletti 400 deputati e 200 senatori, per un taglio complessivo del 36,5% dei componenti di Camera e Senato.

Stando a diversi analisti, si è calcolato che un partito o una coalizione per vincere le elezioni politiche con questo sistema di voto, deve ottenere come minimo il 40% nella parte proporzionale e vincere in almeno il 60% dei collegi uninominali.

A differenza delle elezioni amministrative, alle politiche non sarà possibile effettuare un voto disgiunto: facendo un segno sul nome del candidato uninominale la preferenza andrà anche alla lista o alla coalizione a esso collegata, viceversa un voto espresso a una lista andrà anche al rispettivo candidato dell’uninominale.

In caso di un doppio segno espresso a un candidato uninominale e a una lista a esso non collegata, il voto di conseguenza sarà considerato nullo

COMEFUNZIONA LA LEGGE ELETTORALE DETTA “ROSATELLUM”

Il Rosatellum è una legge elettorale che prevede il 61% dei parlamentari eletti con il sistema proporzionale e il 37% con quello maggioritario attraverso dei collegi uninominali. Il restante 2% poi è riservato al voto delle circoscrizioni estero.

Nella parte maggioritaria l’Italia viene suddivisa in diversi collegi uninominali sia per la Camera sia per il Senato: il candidato in corsa che risulterà essere il più votato, verrà automaticamente eletto in Parlamento.

Nella parte proporzionale, ogni listino può essere formato da un minimo di due fino a un massimo di quattro nomi, dove vige la quota di genere con nessun sesso che può superare il 60% dei candidati presentati.

La soglia di sbarramento è del 3% per quanto riguarda le singole liste e del 10% per le coalizioni, che di fatto sono state rintrodotte senza la presenza del voto disgiunto: la preferenza espressa a un partito varrà per il proporzionale e andrà direttamente al candidato nel collegio, i voti poi espressi solo al candidato saranno ripartiti in maniera proporzionale tra i vari partiti che appoggiano quel candidato.

All’interno delle coalizioni, le liste che non raggiungeranno l’1% dei voti non saranno conteggiate nel computo totale. Allo stesso tempo, una lista posizionata tra l’1% e il 3% non eleggerà parlamentari ma i propri voti, invece di essere persi, verranno ripartiti in maniera proporzionale tra le liste della sua coalizione che hanno superato invece la soglia di sbarramento.

LE MODIFICHE DOPO IL TAGLIO DEI PARLAMENTARI

A seguito della netta vittoria del Sì al referendum sul taglio dei parlamentari che si è tenuto a ottobre 2021, così è cambiato il numero dei deputati e senatori da eleggere in virtù di questa legge elettorale.

Camera:

  • maggioritario da 232 a 147 deputati
  • proporzionale da 386 a 245 deputati.

Senato:

  • maggioritario da 116 a 74 senatori
  • proporzionale da 193 a 122 senatori.

Estero:

  • Camera da 12 a 8 deputati
  • Senato da 6 a 4 senatori.

Per la prima volta nella storia della Repubblica, alle prossime elezioni politiche saranno eletti di conseguenza 400 deputati e 200 senatori, per un taglio complessivo del 36,5% dei componenti di Camera e Senato.


CHI VINCE

Non essendo previsto un premio di maggioranza, il Rosatellum è una legge elettorale che non garantisce una chiara governabilità. Come già successo nel 2018, al termine delle prossime elezioni politiche potrebbe ripresentarsi di conseguenza lo scenario del pareggio elettorale.

Questo vorrebbe dire che sarebbero necessari degli accordi tra i vari partiti per dare vita a una maggioranza di governo. Un dettaglio questo di non poco conto che ha reso il Rosatellum una legge elettorale molto poco amata.

Stando a diversi analisti, si è calcolato che un partito o una coalizione per vincere le elezioni politiche con questo sistema di voto, deve ottenere come minimo il 40% nella parte proporzionale e vincere in almeno il 60% dei collegi uninominali.

Soglie queste alla portata delle coalizioni in una situazione di sostanziale bipolarismo mentre, come avvenuto quattro anni e mezzo fa, nel caso di una maggiore frammentazione tutto potrebbe diventare più complesso.

COME SI VOTERA’ IL 25 SETTEMBRE

A differenza delle elezioni amministrative, alle politiche non sarà possibile effettuare un voto disgiunto: facendo un segno sul nome del candidato uninominale la preferenza andrà anche alla lista o alla coalizione a esso collegata, viceversa un voto espresso a una lista andrà anche al rispettivo candidato dell’uninominale.

In caso di un doppio segno espresso a un candidato uninominale e a una lista a esso non collegata, il voto di conseguenza sarà considerato nullo

Nel dettaglio, queste sono alcune delle principali proposte contenute nei programmi elettorali delle principali liste in vista delle elezioni politiche del 25 settembre.

Centrodestra

  • Per la Politica Estera rispetto degli impegni assunti nell’Alleanza Atlantica, anche in merito all’adeguamento degli stanziamenti per la difesa, sostegno all’Ucraina di fronte all’invasione della Federazione Russa e sostegno a ogni iniziativa diplomatica volta alla soluzione del conflitto. per l’Economia innalzamento del limite all’uso del denaro contante allineandolo alla media dell’Unione Europea; bonus edilizi: salvaguardia delle situazioni in essere e riordino degli incentivi destinati alla riqualificazione, alla messa in sicurezza e all’efficientamento energetico degli immobili residenziali pubblici e privati. Per il Lavoro taglio del cuneo fiscale in favore di imprese e lavoratori, interventi sull’Iva, revisione reddito di cittadinanza ed estensione della possibilità di utilizzo dei voucher lavoro in particolar modo per i settori del turismo e dell’agricoltura. Per il Fisco invece pace fiscale; estensione della Flat Tax per le partite Iva fino a 100.000 euro di fatturato, Flat Tax su incremento di reddito rispetto alle annualità precedenti con la prospettiva di ulteriore ampliamento per famiglie e imprese. Per le Pensioni Quota 41 e innalzamento delle pensioni minime sociali e di invalidità. Per le Riforme elezione diretta del Presidente della Repubblica, federalismo fiscale. Per l’Energia ricorso alla produzione energetica attraverso la creazione di impianti di ultima generazione, compreso il nucleare pulito e sicuro, senza veti preconcetti. Per la Salute contrasto alla pandemia di Covid-19 attraverso la promozione di comportamenti virtuosi e adeguamenti strutturali – come la ventilazione meccanica controllata e il potenziamento dei trasporti – senza compressione delle libertà individuali secondo il principio del convincere per non costringere. Per l’Ambiante definizione e attuazione del piano strategico nazionale di economia circolare in grado di ridurre il consumo delle risorse naturali, aumentare il livello qualitativo e quantitativo del riciclo dei rifiuti, ridurre i conferimenti in discarica, trasformare il rifiuto in energia rinnovabile attraverso la realizzazione di impianti innovativi e sostenibili.

Centrosinistra

  • Per la Politica Estera atlantismo ed europeismo, puntare su un esercito comune europeo. Per l’Economia taglio alle tasse sul lavoro per dare un mese di stipendio in più ai lavoratori; Zero contributi per le assunzioni a tempo indeterminato dei giovani fino a 35 anni. Per il Lavoro salario minimo obbligatorio per le professioni che oggi non prevedono accordi collettivi; parità salariale tra uomini e donne; promozione dello smart working. Per il Fisco progressivo superamento dell’Irap. Per le Pensioni pensione di garanzia per i più giovani; maggiore flessibilità nell’accesso alla pensione, a partire dai 63 anni di età, da realizzarsi nell’ambito dell’attuale regime contributivo e in coerenza con l’equilibrio di medio e lungo termine del sistema previdenziale. Per le Riforme nuova legge elettorale; abolizione Bossi-Fini; legalizzare l’autoproduzione per uso personale. Per l’Energia piano nazionale per la costruzione di nuovi parchi rinnovabili che porterà alla creazione di 470mila ‘lavori verdi’ in 10 anni; rigassificatori necessari ma transitori. Per la Salute investire sulle Case della Comunità; piano straordinario per il personale del Ssn Per l’Ambiante piano nazionale per il risparmio energetico; riforma fiscale verde; legge quadro sul clima.

Movimento 5 Stelle

  • Per la Politica Estera collocazione dell’Italia nell’Alleanza atlantica e nell’Unione europea, no alla corsa al riarmo, sì al progetto di difesa comune europea. Per l’Economia rafforzamento e stabilizzazione del fondo centrale di garanzia per garantire liquidità alle PMI con garanzie statali dall’80 al 100%; cessione crediti fiscale strutturale. Per il Lavoro salario minimo: 9 euro lordi l’ora di salario minimo legale per dire stop alle paghe da fame e dare dignità ai lavoratori che oggi percepiscono di meno. Per il Fisco cashback; cancellazione definitiva dell’Irap a beneficio di tutte le imprese; maxirateizzazione delle cartelle esattoriali. Per le Pensioni riforma delle pensioni evitando il ritorno alla legge Fornero, attraverso l’ampliamento delle categorie dei lavori gravosi e usuranti e attraverso meccanismi di uscita flessibile dal lavoro; proroga Opzione donna. Per le Riforme estensione diritto di voto ai sedicenni; regolamentazione della coltivazione della cannabis, legge sul conflitto di interessi. Per l’Energia società 2.000 watt, tendere a un modello sostenibile di consumo energetico per ridurre le emissioni annue di gas serra; sburocratizzazione per favorire la creazione di impianti di energia rinnovabile. Per la Salute riforma titolo V della Costituzione per riportare la salute alla gestione diretta dello Stato; aumento delle retribuzioni per il personale sanitario. Per l’Ambiante realizzazione di impianti completamente compatibili con le richieste dell’Europa e non inquinanti, finalizzati a migliorare le prestazioni ambientali; società 2.000 watt: tendere a un modello sostenibile di consumo energetico per ridurre le emissioni annue di gas serra.

Azione-Italia Viva

  • Per la Politica Estera europeismo e atlantismo, sostenere gli ucraini anche con l’invio di materiale bellico. e sostegno a ogni iniziativa diplomatica volta alla soluzione del conflitto, Per l’Economia zero tasse per i giovani che avviano un’attività imprenditoriale; ripristinare e rafforzare Industria 4.0; potenziare gli ITS investendo 1,5 miliardi. Per il Lavoro eliminare il reddito di cittadinanza dopo il primo rifiuto e ridurlo dopo 2 anni; introduzione di un salario minimo; combattere la precarietà promuovendo la flessibilità regolare. Per il Fisco riforma Irpef, abolizione Irap e passaggio a un sistema a due aliquote Iva; riduzione della tassazione del risparmio; attuazione e miglioramento della riforma della giustizia tributaria. Per le Pensioni spesa pensionistica può e in alcuni casi deve essere rimodulata, ma non aumentata. Per le Riforme Ius Scholae; riforma della giustizia; superamento del bicameralismo paritario; elezione diretta da parte dei cittadini del Presidente del Consiglio sul modello dei sindaci delle città più grandi. Per l’Energia costruzione di due rigassificatori con procedure straordinarie; aumentare la produzione di gas nazionale riattivando e potenziando gli impianti già esistenti; includere il nucleare nel mix energetico per arrivare ad “emissioni zero” nel 2050. Per la Salute riformare i meccanismi di governance e coordinamento tra Stato e regioni; piano straordinario per le liste di attesa. Per l’Ambiante ridurre del 55% delle emissioni di CO2 entro il 2030 con fonti rinnovabili; includere il nucleare nel mix energetico per arrivare ad “emissioni zero” nel 2050.

A leggere i programmi, a parte qualche cosa che non condivido (per esempio le centrali nucleari rispetto alle energie rinnovabili, l’abolizione della Legge Fornero per non incappare, di nuovo, nel non sostentamento delle future pensioni, l’innalzamento del limite all’uso del denaro contante che porta ad abbassare la lotta contro l’evasione fiscale (provate ad immaginare i vari milioni di euro trovati sottoterra ai due coniugi, mi pare veneti, degli scorsi giorni!) e qualcosa ancora.

Ho fatto un giochino, per ogni segmento sopra riportato per ognuno dei quattro schieramenti ho evidenziato quello che io preferirei, così da vedere alla fine cosa ne esce e cosa ne penso, ecco il mio profilo 😊

  • Per la Politica Estera SONO sostanzialmente d’accordo con tutte e quattro le valutazioni, sottolineo il punto a me più caro che è quello del PD, ovvero: puntare su un esercito comune europeo Per l’Economia SONO d’accordo con tre su quattro punti espressi sopra, non condivido quello del centrodestra ma, come detto, per la parte dell’innalzamento dell’uso del contante!  Per il Lavoro Anche in questo caso posso dire di essere sostanzialmente d’accordo con tutti e quattro, la mia preghiera è sostanzialmente una, NON permettere lo sfruttamento dei primi impieghi (anche e soprattutto per persone laureate!) visto lo smisurato utilizzo di stages sottopagati e di tempistiche ridicole sulle conseguenti nuove e reali assunzioni. Per il Fisco mi vedo abbastanza grillino 😊, e assolutamente contro il progetto del centrodestra! Per le Pensioni assolutamente concorde con il centrosinistra, sarei drastico nell’abolire baby pensioni o cose del genere, ed il metodo contributivo deve essere la regola primaria, stiamo giocando con il futuro dei nostri giovani! Per le Riforme anche qui nettamente d’accordo con il centrosinistra, vedo anche positivamente lo Ius Scholae di Azione-Italia Viva (ma anche del centrosinistra) e d’accordissimo sul famigerato e famoso conflitto d’interessi grillino (e generalmente di centrosinistra) Per l’Energia sono sinistroide grillino  Per la Salute  il Movimento 5 Stelle mi trova d’accordo,   Per l’Ambiante anche qui sono d’accordo con il centrosinistra ed il M5S.

Quindi mi trovo a dover assolutamente dire, con ciò che si legge ed evince dalle poche righe riportate sopra nei programmi elettorali dei primi quattro schieramenti, che probabilmente un Governo centrosinistra/M5S si poteva/potrebbe ipotizzare, non che Calenda e soci non possano essere considerati “amici” ma la persona di Mr. Renzi mi disturba assai e non posso e non voglio darle fiducia, troppo narcisismo e protagonismo che si cela dietro il personaggio!

Ieri, domenica 18, ho potuto seguire a Monza il comizio di Enrico Letta, sono sempre stato e sempre sarò uomo di sinistra, oserei dire marcatamente di sinistra 😊, e non vedo, per il mio gusto e per il mio “sapere” come poter andare d’accordo con ciò che la destra esprime ogni giorno, non voglio (mi sembra davvero superato!!!) parlare di paura del fascismo, ma i toni, i modi, i personalismi ed i contenuti di gran parte delle persone di centrodestra mi indispongono, la politica è fatta di scelte e di condivisioni, concludo con ciò che rimane il mio auspicio di un governo progressista, che non verrà però confermato dal prossimo voto perché sono convinto che il centrodestra avrà la sua occasione per vincere e dimostrare cosa saprà fare per il nostro Paese e per tutti gli italiani.

Sottovoce, ma la politica è anche questa, serpeggia in me dopo il finto accordo PD-Calenda di qualche settimana fa, l’idea e la convinzione che dopo il 25 settembre (con un centrodestra al 45% ed un centrosinistra al 25% con M5S al 12/15% e Calenda-Reni al 7/8%), possa esserci la tentazione di un Governo diverso da quello del centrodestra, ma qui parliamo di percentuali, mentre i collegi uninominali faranno la differenza nelle prossime ed imminenti elezioni, ecco perché tutti dovremmo andare a votare, perché SOLO con un voto ALTO e corposo si potrà davvero esprimere una valutazione su chi vincerà e potrà cercare di governare il nostro Paese.

P.S. penso che non si debba, nel 2022, avere paura di schierarsi politicamente, un Paese all’avanguardia e moderno DEVE avere dei cittadini che parlino di politica e alla politica, altrimenti saremo capaci sempre e solo di lamentarci!

Buon Voto

Mao

C’è poco da festeggiare

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La politica è la mia passione, l’economia l’altra, e vedere che dopo qualche ora dalla fine dei ballottaggi italiani per i sindaci e dalle campane che suonano a festa per la sinistra, da uomo profondamente di sinistra, mi porta a pensare ciò che penso da anni, la politica non c’è più, sparita dai radar, 4 italiani su 10 vanno a votare, la democrazia è perduta ed i vincitori sono solo il partito dell’astensionismo e del menefreghismo. Siamo un Paese che non vuole più essere rappresentato, siamo un Paese dove oggi la sinistra festeggia quando ci sarebbe poco da festeggiare se a votare sono andati 4 italiani su 10, il Paese è tremendamente più povero, il Reddito di Cittadinanza ha cambiato le carte in tavola professionalmente parlando e, il peggio del peggio, non si fa nulla per far rispettare le leggi e far si che tutto diventi civicamente più giusto, pagare le tasse, l’esempio lampante! Non vince nessuno e, anzi, ancor più grave si pensa di aver riguadagnato terreno rispetto alla destra italiana, cosa più sbagliata di questo Mondo

Le elezioni della prossima Primavera verranno vinte a suon di sberle da loro, da Melons & C., io non ne ho dubbio ma la cosa più preoccupante è fregiarsi già dopo poche ore di una vittoria che non ha alcun significato, a Monza, dove sono nato e vivo, se non fosse stato per la solita credenza civica di noi di sinistra non avrebbe vinto il candidato di sinistra o centro sinistra che dir si voglia, così come in altri centri cittadini (Verona in testa!), quindi c’è poco da festeggiare, soprattutto quando l’alleato di peso di un PD si sta disintegrando e sparendo in mille pezzetti e quando a votare ci mandano a fine giugno con 38 gradi e con la voglia di mare!

Meditate gente meditate!

AU REVOIR

Un nuovo CENTRO, serve davvero?

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Davvero, gira che ti rigira ci si trova sempre a lottare per quel 2% che ti fa pensare di “comandare” e di poter contare nella tribuna politica italica, manco ne sentissimo la mancanza!

Giggino va a posizionarsi li dove Matty Renzie e Calendus pensavano di essere il futuro, notizia di oggi anche quell’insignificante zero virgola di Titus Tottis si aggiunge alla miriade di sigle e siglette che in comune hanno solo il personalizzare la politichetta denoantri, insieme faranno un 7 o 8%, ma galli nel pollaio di quel 7 o 8% sono davvero tanti, la domanda è chi comanderà e chi avrà modo di stancarsi per primo, soprattutto parlo del toscanaccio e del campano, visto che per qualche lustro hanno assaporato davvero il “potere” di un 30 / 40% di elettorato, davvero sembra impossibile ma noi italiani siamo imbattibili in quanto a scegliere il miglior cavallo su piazza!

Io sono un amante della politica, nazionale e non, e pensavo davvero che con il disintegrarsi del movimento grillino si potesse d’incanto tornare ad interfacciarsi con due blocchi, due schieramenti, due poli tra i quali scegliere finalmente, dentro quell’urna elettorale, a chi dare le chiavi del nostro paese. Invece no, mannaggia, siamo sempre a complicare la vita del paese perchè i personalismi allo zero virgola da noi vanno di moda, e sino a che funzionerà così il nostro futuro sarà poco chiaro, come se non fosse bastato aver perso venti lunghissimi anni con il berlusconismo, i recenti tre o quattro con il salvinismo, e avanti di questo passo!

ABBIAMO bisogno di sapere chi, e con chi, avrà il dovere di cambiare questo vecchio paese, chi, e con chi, dovrà tentare di dimostrare che ne sia capace, chi, e con chi, potrà dare una svolta all’Italia dopo trent’anni e più di immobilismo nello scacchiere mondiale, impoverimento continuo, declassamento finanziario mondiale!

CHI dunque ?

Eccomi!

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Mi ero perso, capita, soprattutto quando nel periodo “buio” abbiamo avuto una Pandemia, una Crisi economica ancora latente e, per non farsi mancare nulla, una quasi Terza Guerra Mondiale, per altro ancora in atto tra Russia ed Ucraina

Capita quando la vena da scribacchino viene a mancare perché la testa è piena di ma, forse, chissà, può essere e così via, quando vorresti davvero pensare e continuare a farlo positivamente ma che gli eventi in essere ti portano da un’altra parte!

Ecco scoperto l’arcano di Mao silente, ed ecco perché Mao adesso ha voglia di scrivere, tante sarebbero le cose da raccontare e tanti i fatti da ricamarci su, vorrei ritornare alle origini cercando di riprendere le misure di questo mio vecchio Blog e cercare di ritrovare quelle emozioni che avevo quando scrivevo, anche dei più disparati e strani argomenti, ma davvero io considero questo mio Diario una uscita di sicurezza dove trovare la luce da seguire per cercare di stare meglio con me stesso e con gli altri!

Quindi MaoElucubrazioni, e quindi la mia valvola di sfogo, con un’unica nuova promessa a me stesso che è questa! NON voglio necessariamente pubblicizzare o postare questi miei lavori da qualche parte come spesso facevo prima, quindi niente facebook, niente social e niente di niente, solo la mia voglia di scrivere e, chissà, un domani lasciare qualcosa di me stesso a chi mi scoverà sul web, figli, nipoti e così via, la cosa più semplice e genuina che voglio trovare nel nuovo capitolo di Blogger dei miei stivali 🙂

Per oggi diciamo che potrebbe anche bastare dopo quasi due anni di silenzio, o si potrebbe parlare di LoZarPutin, di Giggino, di Briatore e la sua pizza, invece vorrei parlare di me stesso, del fatto che ho 58 anni suonati, che ho avuto grandi occasioni nella mia vita ma anche tante delusioni, che potevo essere l’uomo più felice del mondo dopo aver azzeccato degli investimenti professionali o che invece ora son qui a cercare di non lamentarmi troppo! “La vita” si potrebbe dire, se la vivi saprai che avrai carte vincenti ma anche le perdenti ti si apriranno dinnanzi, la vita con le belle cose ma anche le brutte, figli che si ammalano e che devi fartene una ragione per andare avanti, sorrisi spesso di convenienza, giornate eccezionalmente positive che devono servire per convogliare i punti di forza nel serbatoio che servirà per le giornate negative, per non soccombere mai, per riuscire sempre a venirne a capo!

Qualche giorno fa erano la bellezza di 35 anni che il mio babbo se ne era andato, presto al mattino e appena desto mentre si faceva il suo solito caffè mattutino, e forse perché oggi ho più anni di quanti ne avesse lui quel giorno, o forse perché proprio nei giorni tristi, come era questo solito 17 giugno di ogni anno da quel 1987 lontano, la settimana si è incanalata in questa mia vena di tristezza, poi aggiungiamo il caldo terribile di queste settimane, proprio da record e proprio per ricordare a tutti noi che qualcosa si deve fare per un futuro più in sicurezza, mi rendo ora conto che devo accendere la torcia ed andare a scovare quel qualcosa che mi faccia tornare ad essere positivo (posso dire di essere un ottimista di natura!), basta lamentarsi, basta leggere di omicidi e femminicidi, basta guardare telegiornali, devo tornare come era mia abitudine, e come avevo imparato leggendo qualche decennio fa il decalogo di Andrew Weil che dava proprio queste ultime cose come ciò che non si deve fare per vivere meglio!

Positive thinking, Jovanotti Penso positivo a tutta palla e programmare un bel prossimo blog sulla politica mondiale e sulla situazione finanziaria del Globo che ci sta un po’ portando tutti alla deriva, ecco fatto, una appuntamento per scongiurare i soli pensieri negativi della vita terrena, e poi è Estate che cavolo, bando alle ciance e fuori le palle, da qui si deve ricominciare, ed io me lo prometto.

AU REVOIR e felice di essere tornato

17 Pellegrini Road

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Io sono Ito, nome di battaglia datomi dal “branco” del quartiere dove sono cresciuto. Sembra il nome di un guerriero kurdo, di un siriano combattente anni di dittature distruttiva del suo paese o di un soldato dell’IRA nordirlandese del periodo The Troubles, invece quel nome deriva probabilmente dai mie capelli a caschetto dell’epoca, nerissimi, e dai miei occhi, forse, orientaleggianti. Sta di fatto che ho passato i miei anni, dai 5 ai 10, come Ito J e mi piace ricordarlo, come se anche io possa essere stato un combattente di quella che è stata una infanzia prima ed una adolescenza dopo nelle quali bisognava davvero cercare uno spirito di sopravvivenza per salvarsi da un destino quasi certo.

Il destino quasi certo derivava, ed era facile conseguenza, da una situazione di povertà causata da quello che era il nascere nel periodo sbagliato, forse, un periodo che vedeva il nascere di nuovi quartieri popolari intorno alle città, quartieri periferici dove sbattere a dormire ed a crescere le nuove famiglie operaie ed i loro numerosi figli, i figli del nuovo proletariato degli anni sessanta e settanta, quel proletariato formatosi durante il Boom economico di quel periodo e che ha formato le generazioni come le mie, nate in quegli anni e cresciute a colpi di dure giornate lavorative dei proprio genitori.

Non posso scordare, e non lo scorderò mai, i lunghi turni di mio padre e i rientri col buio di mia madre dai molteplici lavori che faceva per crescere quattro figli, non posso e non voglio scordare, le cene con tazze di caffelatte con i miei fratelli aspettando il loro rientro. Oggi sono ricordi, oserei dire dei bei ricordi perché raccontano di un ambiente famigliare che certamente mi manca, di un legame che difficilmente oggi scorgo gettando uno sguardo nelle famiglie di ora, mia compresa, un calore che, seppur con davvero poco, scaldava gli animi e ci fece crescere forti e determinati, determinati ad emergere ed a cercare di lavorare il triplo per ottenere quel qualcosa che potesse dire che anche io ero capace di fare bene il mio mestiere.

Erano gli anni sessanta e settanta, la prima macchina comprata a colpi di cambiali, un termine molto in voga nel periodo che sto raccontando, dove tutto, ma davvero tutto, si poteva acquistare a colpi di fogli firmati che ti portavano ad avere mobili, auto, motorette e qualsivoglia necessità dell’epoca pur non avendo a disposizione nell’immediato delle somme che servivano per acquistarle con soldi propri. La cambiale è, come la tazza di caffelatte, una di quelle cose che non posso dimenticare all’interno della mia famiglia. Ricordo la mamma, che è stata la vera “contabile” di famiglia, e le sue telefonate al mobiliere lissonese di fiducia (si diventava comunque spesso amici e lo si è stato poi per tanti decenni!) per chiedere lo sposamento di una scadenza, come ricordo i quaderni, sempre della mamma, pieni di cifre, somme, addizioni e righe rette come se fossero fogli excel del periodo, antesignani di quello che oggi fanno le App dei cellulari o dei computer. Prima erano i quaderni, le strette di mano, i pagherò e la fiducia che ti facevano fare cose che oggi nemmeno una banca si permette di sostenere, una parola data ed una stretta di mano sono state le fondamenta di una rivoluzione economica e sociale che hanno permesso a noi, figli di quegli anni difficili, di crescere bene e con determinazione nell’affrontare alla pari qualsiasi scommessa per il proprio futuro.

Ito cresceva e con lui cresceva il quartiere, le amicizie ed anche i problemi. Infatti potrei raccontare delle scuole, le elementari alla Luca della Robbia e le medie alla Pascoli, piene di anni e di amici meravigliosi che ancora oggi riempiono il mio cuore di quasi sessantenne, potrei raccontare della squadra di calcio dove per tanti anni, come tanti amici del quartiere, ho giocato, Il Cantalupo, l’arancione delle maglie che brillavano contro le maglie verdi della nemica Cederna, il crescere nel campetto di fianco alla scuola elementare, le partite sotto la neve, le urla dopo un gol di testa e gli abbracci dei compagni, la felicità quando qualche compagno di squadra andò al Milan, insomma una parte della mia vita vissuta, anche qui, con il calore della gente attorno a me, gli allenatori (non ricordo più il nome ma era stato mitico per tutti noi pischelli, ricordo che (spero che la ruggine in testa non mi faccia dire stupidaggini) era cugino dei due “famosi” Sala della serie A, Claudio e Patrizio, vorrei ricordarmi di più ma non riesco, m viene in mente un nome, Antonio, ma non ne sono sicuro.

Le amicizie, dunque, erano queste, amici del tuo portone (il mio era il mitico 17 appunto) o dei portoni affianco ed amici, spesso sempre gli stessi, del campetto del Cantalupo o delle scuole. Il Bronx (non volevo scriverlo in questo racconto ma mi accorgo che per tanti di noi rimane un mantra da ripetere e ricordare proprio per non dimenticare J ) era dunque tutto questo e, come detto prima, era anche un insieme di tanti problemi, un insieme di molteplici problemi determinati dalla delinquenza spiccia di quartiere con aggiunta di qualcosa di più “grande” derivato da qualche anziano con fedine penali più sporche. I nomi li conosciamo tutti e situazioni e pagine di cronaca ci hanno accompagnati tutti in quegli anni, ma a me ha lasciato una ferita maggiore quello che è avvenuto a partire dalla fine degli anni settanta con l’avvento dell’eroina, la polvere che ha seminato morte e disperazione nel nostro quartiere come in tanti altri quartieri del nostro Paese, erano gli anni della droga massiccia, che delineava l’inasprimento della delinquenza spiccia per potersela procurare, le centinaia di vetri d’auto rotti per rubare quelle vecchie autoradio che ti permettevano la dose giornaliera, gli scippi sempre più frequenti, le morti in cantina, a quattordici anni, le facce sballate per strada o negli androni dei palazzi.

Quello che a me oggi fa dispiacere è ricordare che quelle facce, quei ragazzi e ragazze sballati, quei poveri morti, erano, prima, le stesse persone che giocavano a nascondino o a pallone per strada con me, erano i tuoi compagni di squadra al Cantalupo, erano i tuoi compagni di banco a scuola, erano uno di noi e sono caduti nella trappola di situazioni più grandi di loro, erano, probabilmente, meno forti di noi altri o forse solo più sfortunati. Erano ragazzi e ragazze come noi, e questa rimane una di quelle piaghe che negli anni hanno lasciato in me un enorme dispiacere, anche perché, volenti o nolenti, quegli anni sono poi stati i segni lasciati in città a raccontare, erroneamente e troppo generalmente, chi erano i ragazzi di Cederna, li a denigrare per sempre un quartiere che era, fortunatamente, anche altro!

Ito non ci è cascato, ma ha lasciato in lui un segno indelebile di quelli che sono stati quegli anni!

Poi venne la musica

La musica è stata per me una grande valvola di sfogo, è stata la mia droga, e forse questa è stata la mia salvezza, anche se analizzando la mia famiglia potrei dire con assoluta certezza che mi sarei salvato a prescindere. Non lo saprò mai, so di aver ricevuto una certa educazione ma so anche che chi è caduto nel tunnel poteva aver avuto le stesse cose, quindi mi viene da dire che davanti alle disgrazie della vita, gioca probabilmente in egual misura la fortuna e la cerchia degli amici che ti circondano.

La musica nel quartiere ha avuto un forte impatto sulle vite di tanti di noi, sin dalla metà degli anni settanta si crearono diversi gruppi che hanno, in vari modi, raccontato ciò che scorreva nelle vene di giovani ragazzi vogliosi di emergere e di fare qualcosa di buono. Per me è stato battere forte sulle pelli della mia batteria, prima era un vecchia Holliwood usata da mio padre e poi è stata una Tama, la mia Tama, doppio tom, piatti Ufip e tantissima energia sprigionata, tantissimo sudore sgocciolato sopra e tanta felicità nel raggiungere certi risultati

Gli amici ed i compagni di decibel erano, anche in questo caso, gli amici di sempre, come dimenticarli, come dimenticare la voglia che c si metteva per fare bene, la determinazione di ore ed ore di prove, in cantina prima, al centro sociale dopo, ai concerti e alle sale di registrazione come fossimo dei veri professionisti. Tutto questo è successo nel Bronx, un sacco di amici che hanno aiutato me a crescere con sani valori e con una passione sfrenata per la musica, con l’unico rammarico di essere stato un batterista e non altro, magari oggi strimpellerei ancora la chitarra in quelle serate vuote, invece il mio strumento non può darmi quella continuità e facilità nell’essere suonato, ma rimango con orgoglio un batterista rock con tanto di vecchie foto con capelli lunghi e faccia da ebete bambino, dovevo entrare nella parte di un gruppo new wave o rocchettaro, ma rimanevo una faccia d’angelo prestata alla musica, e le foto sono lì a dimostrarlo J

Dopo la musica arrivarono gli anni delle scuole superiori, la prima vera evasione da quelle quattro vie che erano la mia confort zone, nuove amicizie, qualche vecchio amico del quartiere che fece le stesse mie scuole e che rimase ancora per qualche anno al mio fianco, e il cambio di rotta, le prime compagnie “fuori quartiere”, le prime fidanzatine “estere” 🙂 e l’inizio di una fine che è stato l’abbandono, piano piano, della piena frequentazione di quelle strade e di quegli amici con i quali sei cresciuto. La vita è una continua evoluzione, puoi essere certo di non abbandonare mai nessuno come puoi essere certo che i tuoi amori rimarranno indelebili nelle tue viscere, ma poi è la vita stessa che ti mette bivi e strade nuove avanti a sé, e girando a destra o a sinistra di quei bivi incontrerai nuove persone, farai nuove amicizie e vivrai nuovi ed esilaranti momenti da ricordare. La vita è un libro, grande o piccolo è e rimarrà il tuo libro e sta a noi riempire quelle pagine di aneddoti, di ricordi, di facce da ricordare e di sensazioni da rivivere. Ho avuto la voglia, la testardaggine e la determinazione, dopo quarant’anni, di inventarmi una pagina facebook dopo che avevo scritto delle mie personali storie sul mio Blog, che raccontavano i miei ricordi pellegrini, diventate abbastanza virali, ho avuto la felicità di riunire tante caselle che compongono i miei primi vent’anni di vita e di vita passata a Pellegrini Road, attori e attrici che ricordavo come se quarant’anni non fossero mai passati, li ho riuniti abbiamo passato un paio di splendide serate, la prima delle quali non scorderò per gli anni che mi rimangono, non posso dimenticare la felicità negli occhi dei presenti, i miei compresi ovviamente, nel rincontrare amici di scuola, di calcio, di chiesa, di strada, vecchi e primi amori, amiche di bambole e amici di giochi a biglie o a figurine, vicini di casa o semplici abitanti dello stesso quartiere. Erano occhi lucidi, cuori palpitanti e abbracci fortissimi che si rincontravano dopo tanti lustri, chi più e chi meno, ma il bello di quella serata è stato che dopo cinque minuti si parlava tutti come se il tempo non fosse mai passato, e quella è stata la magia di quella serata, la magia di un bambino che riceve il regalo sotto l’albero di Natale, il luccichio delle emozioni liberate in un ambiente di cinquantenni che si sono rivisti come se gli anni non fossero mai passati

La vita è bella, gli amici sono belli, le storie, anche quello tragiche ancor più di quelle felici uniscono, e al 17 di Pellegrini Road Ito ha vissuto gli anni più belli e più emozionanti della sua esistenza, perché mai esserne poco fieri, siamo stati bravi e ora lo possiamo raccontare ai posteri, noi siamo e saremo la memoria storica di quel ventennio e i quel periodo socio-economico, non scordiamocelo, dobbiamo esserne fieri, come fieri dobbiamo essere nel ricordarci di quelli che non ce l’hanno fatta, per svariati motivi. Ma noi siamo anche qui per loro, ricordare, ricordare e ancora ricordare, altrimenti cos esistiamo a fare

Buon Natale e siate felici

AU REVOIR

Sbellicoso’s world!

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C’è tanto da dire oggi, dopo parecchio tempo che non mi mettevo testa china sulla tastiera del mio vecchio portatile, tanto e per tutti i gusti e palati

Mi sento di iniziare questa mia “filippica” dispensando un consiglio sopra tutti, a tutte quelle persone che, scrivendo sui loro social, inveiscono contro tutto e tutti senza, come prassi, dare suggerimenti che portino il loro lettore a pensare che qualcosa di diverso, oggi, si può ottenere agendo in maniera costruttiva. Se inveisci, spari a zero, rutteggi contro qualcuno senza dare una valida alternativa, sei un quaquaraqquaqqua, e purtroppo è un momento della nostra esistenza che questo sport è molto in voga, mi sento di dire soprattutto, in quelle persone che hanno un’idea politica di una certa sponda

Non è peccato, e non mi sono mai nascosto e mai lo farò, dire che sono una persona di sinistra, esiste ancora quell’orgoglio insito in me che mi fa essere appagato nell’essere quel tipo di persona. Questo non ha mai significato, per me stesso, avere sempre e solo idee univoche, in un’unica direzione, questo, ma è solo il mio parere, significa per me, essere una persona che sa analizzare le situazioni sempre con una certa dose di lealtà e verità, saper essere in grado di valutare le persone per quello che fanno senza aizzarmi contro qualcuno che non la pensa come me. Questo significa ancora non farmi convincere da anatemi o propagande sparate, oggi sempre più, sui social per guadagnare qualche apparizione in più. Amo le persone, anche diverse da me, che si indignano e che sanno argomentare la loro indignazione ma non per questo sparano gratuitamente a zero contro un sistema, una persona o un gruppo di persone che fanno cose che a loro non piace

Veniamo ai giorni nostri, l’attuale situazione pandemica del virus che da marzo sta rovinando interi paesi, città e nazioni e veniamo a cercare di formulare una vera e sincera, possibilmente intelligente, visione dei fatti. Ma è così difficile pensare che CHIUNQUE e sottolineo CHIUNQUE si trovasse nella sala di controllo della gestione nazionale di una crisi così improvvisa e nuova non avrebbe potuto gestirla con un tocco di bacchetta magica, et voilà e tutti siamo felici, magari contagiati, ma felici e con 2000€ di fisso mensile per affrontare la situazione, et voilà e tutti siamo felici, magari contagiati, ma con il sorriso sulle labbra perché passiamo finalmente a casa la maggior parte delle ore lavorative settimanali, et voilà e tutti siamo felici, magari contagiati, ma anche se il mio Bar o Ristorante è chiuso per l’emergenza nazionale lo Stato paga tutto per me, et voilà e tutti siamo felici, magari contagiati, ma se prima evadevo le tasse oggi avrò solo aiuti a pioggia per superare il momento difficile e domani, ovviamente, tornerò ad evadere quelle tasse che in situazioni emergenziali come questa avrebbero potuto aiutare di più i bisognosi e nullatenenti veri

Le risposte che mi do sono, in sostanza, risposte che penso assolutamente essere sensate e ragionate al massimo e nei particolari. Il nostro Paese, lo ricordo a chi lo vuole dimenticare oggi, è il secondo Paese al Mondo per debito pubblico, probabilmente il primo per evasione fiscale, sicuramente uno dei maggiori paesi assistenziali e fatto da “furbetti” di ogni genere, non mi ha mai sorpreso, e l’ho detto più volte, che i paesi cosiddetti frugali e del nord Europa non volessero dare alcun affidamento ad un Paese come il nostro, come dargli torto!

Arriveranno, spero presto, vagonate di soldi da quella Europa che, chi come il Capitone ha sempre osteggiato, vorremmo mettere alla porta, io me la vedo l’Italia fuori dal continente a stampare lire su lire con inflazione al 20% e con continui e storici politici che ci indebitano sempre più, per chi non se lo ricordasse il classico politico d’opposizione attuale non ha mai provato a dare una alternativa valida all’impoverimento continuo del nostro Paese, solo chiacchiere e distintivo!

Tante chiacchiere or dunque, sempre e solo tante chiacchiere, così come quelle sparate da mesi e mesi in TV e sui giornali da orde di pseudo virologi, immunologi, sapientologi di ogni razza, profumatamente pagati per terrorizzarci ad ogni ora della giornata noi inermi cittadini che, questo è un dato di fatto, dopo le app sulle previsioni del tempo ora siamo espertissimi sui numeri dei contagi e su come dare alternative a chi dovrebbe combattere questo mostro!

Troppo facile cari miei, troppo facile

La mia soluzione a tutto ciò e davvero molto semplice, TV spenta (certamente per quei canali disfattisti e complottisti e inutili J), letture interessanti (quelle sempre e per sempre perché un popolo più sa e più può!) e, se proprio è necessario, social per farsi due risate (voi non sapete quanto è sbellicoso leggere i commenti sui social!)

In aggiunta a tutto ciò, che è la base per un quieto vivere, dei buoni e veri amici, una famiglia vicina e tanta pazienza

Mi piace raccontarvi che i miei amici son per lo più di idee politiche opposte alle mie, questo solo per ricordare che spesso non è un’idea che crea un burrone tra le persone ma, purtroppo, è l’intelligenza e la convinzione assoluta che la democrazia germoglia nelle realtà e nelle persone che sanno distinguere una nefandezza da una vera notizia, un corretto ragionamento razionale da uno fazioso. Dopo tutto siamo esseri umani e non animali, dovremmo sapere che il confronto leale e sincero porta vantaggi a tutti, scontri e invettive gratuite, soprattutto, portano al distacco sociale che porterà nel prossimo futuro ad avere una distinzione netta tra le persone, tra le comunità e tra i popoli

E ho detto tutto e per oggi i fermo qua

AU REVOIR

se lo dimenticheranno di certo

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Quando, nel 2120, si ricorderà il centenario dalla Pandemia mondiale del Covid-19, io, ovviamente e come voi, sarò cenere da un pezzo ma i ricordi che ognuno di noi (me compreso, ed ecco perché insisto a scrivere) lascerà scritto sulle pagine social, sui diari (si ancora esistono!) o sui quadernetti degli appunti disseminati qua e là, i ricordi di quei mesi tremendi e allo stesso tempo fucina di cambiamenti interiori, saranno lì a ricordare ai nostri pronipoti che qualcosa sarebbe potuto cambiare per il Mondo che sarebbe stato dopo, si ricorderà, leggendo i nostri appunti, che avremmo potuto lasciare loro un Mondo migliore, invece di dimenticarci in fretta di cosa stavamo non facendo per cambiare rotta, marcia, passo, per far sì che quei camion dell’Esercito, nelle strade di Bergamo quel fatidico diciotto marzo, potessero lasciarci un monito ben preciso di cosa avremmo potuto e dovuto fare per “il dopo” pandemia!

Quando, nel 2120, i figli dei figli dei figli dei miei figli avranno quindici o sedici anni avranno da ricordare che i loro avi potevano e dovevano davvero far di più, invece di piangersi addosso, di prendersela con l’altro, accusare chicchessia che si poteva fare di più. Diranno che saremmo dovuti scendere nelle strade della Lombardia per chiedere maggiori informazioni su cosa fosse accaduto in quella che era, nel 2020, una delle regioni europee di maggior successo economico-industriale (forse seconda sola alla Baviera tedesca), che se un politico avesse, in quei giorni, dimostrato di essere stato negligente e supponente avremmo dovuto cacciarlo a gran voce, che se un sistema fosse stato dichiarato fallito avremmo, noi loro avi, dovuto cambiare, una volta per tutte, il passo della storia, per riscriverne un’altra che potesse davvero dare speranza a tutti e non a pochi.

Invece, nel 2120, i figli dei figli dei figli dei figli di chi ci ha comandato in questo periodo di pandemia, avranno sicuramente un conto in banca di un certo peso, avranno studiato nelle migliori università del Mondo, avranno viaggiato, conosciuto, imparato più dei mei pronipoti ed, in cento anni, la classe dirigente e politica del nostro futuro sarà sempre, e come sempre, rappresentata dai “soliti” personaggi figli di, nulla cambierà se non cambieremo noi, nulla sarà diverso se noi non diverremo diversi

Nel 1920, cent’anni fa, l’Europa usciva dalla Prima Guerra Mondiale, e noi siamo qui a ricordare quante cose sono cambiate da allora, siamo certamente migliorati in tante cose ma sicuramente peggiorati in tante altre, abbiamo avuto da mangiare in tanti, abbiamo avuto da vestirci in tanti, abbiamo potuto studiare in tanti, rispetto a cento anni fa, forse siamo soliti a ricordare cosa abbiamo “guadagnato” rispetto allora. Così faranno nel 2120, non si ricorderà dei trentamila e passa morti perché non vi era un Ministro capace di dare mascherine ai nostri dottori ed infermieri o non avevamo dei protocolli ben precisi da seguire nei nostri nosocomi, se lo dimenticheranno di certo, non si ricorderà che bastava isolare le persone infette invece di mischiarle a dei poveri vecchietti, se lo dimenticheranno di certo, non si ricorderà che una certa ex Presidente della Camera aveva un contratto di fornitura milionario con la Protezione Civile, chissà come fece, se lo dimenticheranno di certo, e non si ricorderà perché ebbero tutta sta fretta di riaprire il Paese quando l’epidemia era ancora presente in quella zona, la Lombardia, dove dieci giorni prima eri da mandare in galera se andavi a far fare la pipì al cane a duecentodieci metri da casa, e dieci giorni dopo la gente era ammassata in pizzerie, parchi, giardinetti, spiagge e quant’altro, se lo dimenticheranno di certo.

Siamo così noi italiani, ci lamentiamo, urliamo con il più debole di noi, gesticoliamo la nostra nervosità e scarichiamo la nostra ira al primo millesimo di secondo dopo che il semaforo diventa verde, siamo fatti così, abbiamo bisogno di prendercela con tutti per non essere capaci di fare nulla noi in primis, e sarà, molto probabilmente, ancora così per molto tempo a venire, siamo così.

La politica ci comanda a bacchetta, è spesso così e spesso facciamo finta di non accorgercene, ma se quando abbiamo in mano quella matita spuntata in quel box elettorale sapessimo che abbiamo solo bisogno di persone capaci, preparate, e altruiste, forse potremmo davvero cambiare la rotta della barchetta italiana che avrà ancor più il mare agitato nel prossimo futuro economico-finanziario, se smettessimo di giocare ai guelfi contro i ghibellini o al Milan contro l’Inter, e pensassimo che il nostro Paese ha bisogno di un serio e doveroso cambio di rotta, saremmo già a metà dell’opera, invece ci dividiamo perfettamente, o quasi, in disfattisti e ottimisti, in piagnucoloni e temerari, in accusatori a prescindere e attenti studiosi, è sempre così purtroppo, sono almeno vent’anni che auspico un Paese, il mio, che guardi seriamente avanti a sé per il raggiungimento del bene comune e non per il bene di pochi, forse è arrivato il momento, dopo questa tremenda pandemia che sembra già stiamo dimenticando, di mettere la classe politica, tutta nel suo insieme al netto degli sbruffoni e dei contro a prescindere per lavoro, a far sì che si possa costruire una società che possa lasciare delle note positive a chi, tra cent’anni, si ricorderà di un popolo che ha saputo ricostruire qualcosa di buono, finalmente e vivaddio, per il bene di tutti.

Nel 2120 potrebbero ricordarsi che dopo due mesi di silenzio e atteggiamenti da seguire scrupolosamente siamo stati capaci di cambiare qualcosa, come convincere qualcuno che moto e macchine, che a mezzanotte ti svegliano con il rombo del loro motore esagerato, non potranno più circolare o come Vigili, Poliziotti o Carabinieri che fanno finta di nulla quando vedono una macchina in doppia fila parcheggiata e poi ti multano perché sotto casa fai inversione al parcheggio! Sono davvero tante le cose da cambiare, ma dobbiamo essere prima noi a farlo, probabilmente anche singolarmente, uno ad uno come prendersela a gran voce con i padroni di cani che fanno finta di nulla dei bisogni dei loro amati cuccioli (o bestie di 100KG) o a cambiare canale quando i politici sono nei salotti della TV (che stiano a fare il loro lavoro se ne sono capaci). Basta raccomandati di ogni genere e corso, non se ne può davvero più, basta lavoratori delle PA che pensano di essere intoccabili, non deve essere così!

Sarebbero tante le cose da cambiare e capisco che ognuno di noi avrebbe una lista lunghissima di buoni propositi ma non saremo noi da soli a far sì che possano accadere, serve un cambio di rotta generalizzato, io ci spero ancora, spero che non si arrivi davvero a dimenticarci troppo in fretta di cosa è accaduto nel 2020, dopo il 2001, dopo il 2008 e dopo il 2010. Anni di catastrofi umane, finanziarie e globali, forse è vero che l’alta finanza oramai domina il Mondo e forse è vero che noi siamo solo delle piccole pedine bianche o nere da muovere sulla scacchiera mondiale, ma è senz’altro vero che la nostra coscienza deve cambiare, saremo sempre persone che son cresciute con ideologie, storie, esperienze diverse ma pur sempre persone che devono cercare il meglio per il proprio futuro e per quello dei nostri pronipoti che nel 2120 leggeranno di noi e delle barzellette sulle mascherine cinesi che hanno inondato il Pianeta, chissà quando si risveglierà Greta Thunberg cosa e quante ne avrà da dire 🙂

PENSATECI GENTE e AU REVOIR

“Perché ci sia un mondo migliore bisogna riuscire ad immaginarlo.”

Viva le Donne

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Oggi è un otto marzo diverso qui da noi in Italia (come in altre parti del Mondo) , direi in Lombardia in primis. Tra virus, politica del pressapochismo, ignoranza generalizzata, leggerezza e menefreghismo sembrerebbe l’otto marzo del 1880 o giù di lì, invece siamo nel 2020, anno bisesto anno funesto, meglio non c’è per descrivere cosa sta accadendo intorno a noi!

Ma è pur sempre la Festa delle Donne è allora, a mio modo, la voglio festeggiare facendo vedere a tutti voi le donne che meritano un augurio speciale, scusate per il mio modo sempre molto diretto per poter giungere al vero problema, sicuramente qualcuno dirà che ci sono prima le donne italiane, prima le donne che non hanno lavoro, etc. etc., ma quando finirà l’effetto coronavirus e quando riusciremo a capire che, tutto sommato, noi italiani siamo comunque in una parte del Mondo avanzato, all’avanguardia, protetto, in qualche modo, dal raggiungimento di livelli di stabilità indubbi ed incontrovertibili, allora dovremo per forza ritornare, e dico forse, a parlare di loro, delle donne, piccole o grandi, di queste foto e delle loro famiglie, a me piacerebbe tanto poter ritrovare un Mondo unito contro le disavventure dell’essere umano in quanto tale, senza un Mondo unito contro le dittature, le Mafie, il populismo, il crescente razzismo, e contro “l’ultimo” (che in un domani non tanto lontano potrei anche essere io!), non esisterà un Mondo bello dove vivere tutti felicemente ed indistintamente

Quindi viva le donne, sempre, ed oggi in particolar modo per me ancor di più, viva tutte quelle donne oggi deboli e senza speranza nel futuro, viva tutte quelle donne sftuttate e perseguitate da regimi assurdi, viva quelle madri e quelle figlie che scappano da tutto ciò, in un Mondo dove non si capisce chi è lo sfruttatore e chi lo sfruttato!

Ovviamente viva anche tutte le donne occidentali, femministe e non, protette da mariti meravigliosi o sfruttate ed uccise da mariti o compagni violenti e farabutti, viva le donne che cambieranno il Mondo maschilista e retrogrado oggi diffuso in tutto il Pianeta, viva viva viva!

AU REVOIR

 

donne maoeluc

 

“Per coraggio di abnegazione la donna è sempre superiore all’uomo, così come credo che l’uomo lo sia rispetto alla donna per coraggio nelle azioni brutali.”

Mahatma Gandhi

Paura di cosa?

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PAURA di cosa?

Ho perso il pomeriggio di questa domenica plumbea per una mia ricerca personale su ciò che stiamo vivendo in quanto ad esseri umani, non a italiani, congolesi, siriani o cinesi, esseri umani, due occhi, un naso, una bocca e due orecchie, e visto che il lait motiv della politica italiana sembra essere sempre ed ancora questo, pur con numeri ridottissimi e con emergenze causate certamente dai decreti sicurezza dello scorso anno, è sempre bello e costruttivo, penso, ricordare alla gente comune come me che il problema, se esiste, va affrontato, studiato e risolto non con messaggi sui social che mirano alla guerra sociale tra poveri come siamo oramai oggi quasi tutti noi, ma affrontato, studiato e, si spera, risolto con la correttezza e la lungimiranza, il sapere ed il conoscere, l’umiltà e la correttezza di chi i problemi li vorrebbe davvero risolvere

Le polemiche non mi interessano, mi interessa divulgare la conoscenza perché solo conoscere ci porterà ad essere più umani e più risolutivi, tutto qui e tutto molto semplicemente, potevo guardarmi un film, una partita o leggere un bel libro, io trovo soddisfazioni enormi nell’aumentare il mio sapere, ed i numeri ed i riassunti sulle questioni aperte sul nostro Pianeta fanno sì che oggi so più di ieri, e domani saprò più di oggi, è spesso davvero molto semplice poter sognare un paese dove tutti sappiano cosa ci succede intorno, no?

IMMIGRAZIONE

La tabella che segue racconta e scatta una fotografia della situazione “arrivi” dei primi due mesi del 2020

Quest’altra racconta la provenienza dei migranti e il numero delle morti degli ultimi anni di persone che hanno tentato di attraversare il Mediterraneo

da dove e morti

arrivi anno

 

Ma quali sono le attuali emergenze che si incontrano nel Mondo? Eco una mappa sulla quale poter subito vedere la situazione attuale

mondo

Tendenzialmente le problematiche sono dove già sappiamo essere da anni, il continente africano, il martoriato Venezuela dell’ultimo periodo in America Latina, Bangladesh e Myanmar dove le alluvioni e l’estrema povertà ed i conflitti colpiscono da decenni, e il nuovo focolaio regalatoci dal dittatore in cravatta Erdogan, che ha aperto le porte della sua Turchia per far fronte a quella che lui chiama emergenza di flussi dalla Siria, paese dove lui stesso sta combattendo per ovvi interessi economici futuri, e dove il suo Amico Putin sta a braccetto con l’altro dittatore Assad. Solo nello scorso Ottobre Erdogan diceva: Oggi, con Putin, abbiamo raggiunto un accordo storico per la lotta contro il terrorismo, l’integrità territoriale e l’unità politica della Siria e per il ritorno dei rifugiati”, oggi lui è in guerra in quel paese confinante, ma dopo la strage dei suoi soldati degli scorsi giorni il Califfo della Mezza Luna ha deciso di rispondere aprendo i confini e di lasciare l’Europa con la bomba in mano, Europa che “dona” alla Turchia e ad Erdogan la bellezza di sette miliardi di euro all’anno per far sì che la massa di immigrati proveniente dall’Africa si fermi e non entri da noi! Infine troviamo sulla mappa sopra i soliti paesi che da anni sono in guerra come Afghanistan, Siria appunto, i resti dell’Iraq e quello che una vota era considerato uno dei più bei paesi al Mondo, quello Yemen oggi martoriato da una guerra civile che lo ha distrutto come, possiamo oggi dire, la Siria ed i nove anni di altrettanto funesta guerra civile che la sta martoriando-

Ma proviamo ad approfondire le varie situazioni, anche solo per ricordarle e per ricordare a chi prende di mira il solo problema italiano della guerra all’immigrato, problema che come si può notare dalle cifre dell’UNHCR non esiste, e se mai fosse esistito negli anni scorsi è, secondo il mio parere, un problema più grande di quello che sembra, un problema che andrebbe affrontato più nel profondo da una Europa unita e da una politica inclusiva e non divisiva, ma avremo modo di discuterne

La Situazione in Afghanistan

Ultime notizie battute proprio oggi danno la firma della Pace in quel paese e la fuoriuscita nel giro di qualche mese di tutte le truppe americane sul territorio, pace quindi firmata dopo quarant’anni della prima invasione russa in quel paese, nel lontano 1979, e che a partire da quella data ha provocato la fuoriuscita di cinque milioni di afghani dal paese, dove il novanta per cento di questi cinque milioni sono “ospitati” nei vicini Pakistan ed Iran, non dimenticando i due milioni di afghani distribuiti nei vari campi profughi all’interno del paese stesso

La Situazione in Venezuela

Nel periodo 2018/19 il paese ha avuto enormi problemi interni, economia allo sbando, enorme corruzione e via discorrendo, problemi che hanno portato il subbuglio in tutta l’area, chi non ricorda le immagini dei “camineros” lunghissime file di persone che lasciavano il Venezuela ed i paesi limitrofi per cercare di arrivare negli Stati Uniti? Si stimano circa un milione e seicentomila venezuelani che hanno lasciato il paese in questi ultimi anni, con circa ottocentomila richiedenti asilo

Corno d’Africa

La Somalia è il cuore di una delle peggiori e gravose crisi umanitarie nel Mondo di oggi, un paese che vive un conflitto interno che dura da vent’anni, carestie che hanno fatto spostare quasi otto milioni di persone nel paese. La Regione sta vivendo la peggiore carestia degli ultimi sessanta anni, e questo sta accelerando l’esodo somalo di questo periodo

Siria

Dal 2011, come già detto prima anno dell’inizio della guerra civile siriana, quasi sei milioni di siriani hanno lasciato il paese, cercando rifugio in Turchia, Libano, Giordania, Iraq ed Egitto, ma ancora dopo ben nove lunghissimi anni i rifugiati siriani vivono un aumento incredibile della loro vulnerabilità e povertà dove l’impatto ne paesi ospitanti continua a crescere e dove la risposta degli aiuti umanitari non sta coprendo tutto il suo fabbisogno

Costa d’Avorio

Dal 2011, anno nel quale continuava la funesta guerra civile interna,  oltre settantamila ivoriani sono stati aiutati a tornare nel loro paese, in maniera sicura e con dignità, e oggi si sta cercando di fare la stessa cosa con ventiduemila ivoriani ospitati nei paese dell’Africa dell’Ovest!

Situazione nel Burundi

La guerra civile del Burundi scoppiò per la rivalità etnica tra le fazioni tribali Hutu e Tutsi del Burundi (chi non ricorda il genocidio perpetrato in quegli anni qui ed in Rwanda!). Questa rivalità divenne lotta sanguinosa per il potere all’indomani delle elezioni del giugno 1993. L’entrata in carica di Pierre Nkurunziza come Presidente del paese nell’agosto 2005 è considerata come l’uscita dal conflitto, sebbene l’ultimo gruppo armato coinvolto, le Forces nationales de libération (FNL), abbia rinunciato alla lotta armata solo il 18 aprile 2009. Ecco come e perché trecentomila rifugiati hanno lascato il paese per trovare riparo nella Repubblica del Congo, in Rwanda (anche qui luogo del massacro tra Hutu e Tutsi) e Tanzania. Ancora oggi la situazione nel Burundi rimane complessa e si continua ad assistere alla fuoriuscita di rifugiati che arrivano nella regione

Situazione in Mali

Dal 2012 nel Nord del Mali c’è stato una continua violenza, ostilità, violazione dei diritti umani e un crescente deterioramento umanitario che ha portato un altissimo numero di maliani a cercare rifugio in Burkina Faso, Mauritania e Niger

Sud Sudan

Una emergenza che entra nel sue sesto anno in Sud Sudan, fa sì che qui si trovi la più grande emergenza di rifugiati dell’intera Africa, con oltre due milioni e duecentomila rifugiati in Sudan, Etiopia, Kenya e Congo, oltra ai quasi due milioni dislocati internamente al paese. La peggior cosa che succede qui è che ben il sessantacinque percento di questi numeri sono costituiti da bambini!!!

Yemen

Dello Yemen ho già accennato sopra, una guerra civile che causa un enorme problema umanitario nella regione, ed una situazione che non vede una fine. Circa ventimila morti solo nel periodo marzo 2015 ed aprile 2016, moltissimi causati dai bombardamenti sauditi, una guerra civile anche qui portata avanti dal popolo Hutu appoggiato dall’Arabia Saudita appunto, un paese meraviglioso portato alla sua quasi completa distruzione

Repubblica Democratica del Congo

Il conflitto in atto sta causando e continua a causare, spostamento della sua popolazione sia all’interno che all’esterno al paese che grazie alla cruenta milizia congolese, solo nel 2027, ha portato centomila congolesi ad entrare ne paesi limitrofi, come rifugiati. Consideriamo che già c’erano quasi seicentomila congolesi già in esilio, e dal 2018 tutto è peggiorato portando i rifugiati di questo paese ad essere uno dei dieci più grandi popolazioni di rifugiati nel Mondo. Con il cinquantacinque percento di bambini, molti non accompagnati o separati, che arrivano in campi saturi e non attrezzati per ricevere un numero così alto di persone

Mozambico

Qui dopo la disputa nele elezioni del 2015 si è visto un alto numero di ricercanti asilo lasciare il paese per cercare protezione e rifugio

Nigeria

Qui troviamo Boko Haram (letteralmente «l’istruzione occidentale è proibita»), un’organizzazione terroristica jihadista diffusa nel nord della Nigeria, e qui il conflitto che hanno lanciato nella regione del Bacino del Lago Ciad, dove i rifugiati nigeriani sono ospitati dal lontano 2014 causando una emergenza umanitaria in Camerun, Ciad e Niger. Sono gli stessi che spesso entrano in Somalia o Kenia per fare morti e distruzione

Iraq

Il conflitto iracheno ha portato tre milioni di persone a lasciare le proprie case per cercare una alternativa e protezione così che rifugiati interni stanno vivendo in più di duemila campi temporanei o da familiari ospitanti

Situazione Myanmar, Tailandia e Bangladesh

Oramai centomila abitanti del Myanmar stanno entrando in Tailandia dal suo confine, causando una situazione in aumento. Inoltre dal Myanmar stiamo testimoniando il più grande e veloce esodo di rifugiati della regione da decenni. Dal Myanmar al Bangladesh (già paese poverissimo e funestato dalle peggiori inondazioni del pianeta) sono oramai quasi ottocentomila le persone che arrivano, e la causa sembra essere decenni di discriminazioni ed assenza dello Stato. La situazione sembra migliorare anche se nuovi arrivi si aggiungono agli innumerevoli rifugiati oltre confine

Quindi la Situazione nel Mediterraneo

Povertà e conflitti hanno portato oltre un milione di persone ad entrare in Europa dal 2015. Molti arrivano cercando sicurezza per se stessi e per le loro famiglie, rischiando le loro vite attraversando il Mediterraneo

Come si può leggere dalla tabella che ripeto di seguito si nota come tutti i conflitti, tutte le miserie e tutte le carestie e inondazioni stanno cambiando o facendo cambiare l’assetto del nostro Pianeta, persone che si muovono per cercare più sicurezza, più cibo, più ricchezza e più serenità

Non serve dire altro secondo il mio modesto punto di vista, la storia dirà quello che oggi noi, in tanti, non vogliamo ammettere, la storia futura racconterà di questi lunghi esodi in cerca di situazioni migliori per se e per le proprie famiglie, io farei lo stesso, la politica mondiale, e non solo quella italiana, dovrebbe essere capace di affrontare queste situazioni che lasciano tutti noi a bocca aperta  con fotografie e filmati che non possono non toccare la coscienza di noi tutti (o mi auguro ad una buona fetta di popolazione), in particolar modo quella di noi genitori nel vedere piccoli esseri umani infreddoliti, scalzi, affamati e piagnucolanti, per non parlare delle piccole vittime di questi grandi esodi, come quello che ha segnato la mia vita degli ultimi anni e segnerà a mia vita futura perché non sono,  per educazione e non voglio neanche esserlo per decisione, come tanti altri che inneggiano alla guerra contro l’immigrato solo per paura o per odio o per convenienza politica!

Alan ha cambiato, forse peggiorato, la mia coscienza, Alan dovrebbe ricordare a tutti, ogni mattina, che la vita va vissuta e che tutti dobbiamo avere questa possibilità, in una Europa in pace da oramai settanta anni ce lo siamo forse tutti dimenticati, ma tra dieci anni cosa può succedere, chi sarà il prossimo Alan europeo, mio nipote futuro, il nipote del mio amico?

Qui non sa nessuno chi sia Alan!

Risultato immagini per aylan

Qui lo hanno conosciuto, penso, tutti i quasi otto miliardi di esseri umani del Pianeta!

Risultato immagini per aylan

Tornando ai numeri, come si evince dalle tabelle iniziali, dicono che tutta questa migrazione è, per ora, in calo, grazie a scelte, giuste o sbagliate è il dilemma, portate avanti dai paesi del mediterraneo, laddove non esiste una Europa unita non esiste una politica unitaria e una soluzione unitaria ai problemi che affliggono e affliggeranno il nostro continente ed il nostro Pianeta nella sua interezza

So che può, per taluni, non essere piacevole avere qualche centinaio di africani, siriani e asiatici nelle nostre vite, ma questo sarà per il futuro prossimo, e questo accompagnerà le nostre prossime scelte ed il nostro futuro modo di vivere, non possiamo cambiare noi il Mondo e non possiamo fermare noi i conflitti e le alluvioni o le carestie, questo sì ve lo dovete mettere bene in testa! Così come non saranno i suprematisti bianchi, gli ariani o i Capitani!

AU REVOIR

 

Ricordo una notte al Muzdalifa con nient’altro che il cielo sopra di me. Rimasi sveglio e tra il dormire insieme ai fratelli musulmani  imparai che i pellegrini provenienti da ogni terra – di ogni colore, e classe, e rango, alti funzionari e mendicanti – tutti russavano nella stessa lingua.
(Malcolm X)